C'è voglia di rivoluzione nel nostro calcio finito al tappeto 5 volte

Ma Inter, Milan e Juve devono sistemare l'attacco: la LuLa non basta, Giroud invecchia e Chiesa...

C'è voglia di rivoluzione nel nostro calcio finito al tappeto 5 volte
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E se lo chiamassimo calcio revolution? Cosa succederà al nostro pallone? Esaltazione e desolazione hanno fatto tutt'uno in questa conclusione di stagione. Tre squadre nelle finale delle coppe e sono stati solo sorrisi amari. D'accordo i complimenti, ma la coppa è meglio. Poi è arrivata la nazionale di Mancini e vai col fiasco. Nulla per ubriacarsi, tutto per desolarsi. Il primo a farci capire che forse non è tutto da rifare, piuttosto da rivoluzionare è stato proprio il ct. Ha allontanato da sé le voci che lo vogliono stanco, e magari in procinto di tornare ad un club, ed ha alimentato la sensazione che non bisogna saper perdere: piuttosto rivoluzionare, cambiare, ritoccare. Servono i giovani. Addio alle vecchie glorie. E così il calcio del campionato nostro. La Juve vende, e magari svenderebbe: mette in bancarella Vlahovic che fa gola a Bayern e Chelsea. Gli inglesi offrono in cambio il Casadei che l'Inter non ha potuto trattenere: in casa nerazzurra spuntano le stelle ma nessuno se ne accorge. Casadei è stato perduto per ragioni economiche, Zaniolo per distrazione. Però la Juve, che sta pensando di rifondare l'attacco (Milik resta, Hojlund una ipotesi, Morata che noia, Chiesa un caso: vuole troppo per quanto ha reso), potrebbe aggiungere un posto per il centrocampista d'attacco. L'alternativa è Zaniolo. Per la difesa c'è un Obriozola (Real) per tutte le ragioni. L'attacco è la ragione di tutti i mali dei club nostri di grosso calibro: l'Inter deve affiancare un uomo, a gol garantiti, alle qualità di Lautaro e alla forza fisica di Lukaku. Dezko vuol andarsene a guadagnar meglio, Correa ha fallito. I giovani centrocampisti sono l'altro oggetto del desiderio dei club: Frattesi pronto per l'asta. L'Inter in pole, ma anche il Milan non scherza. Il Sassuolo venderà a caro prezzo come ha sempre fatto con i suoi gioielli. Chi ha soldi? Nessuno. L'Inter venderà Gosens per acchiappare il centrocampista che, con Calhanoglu, Mkhitaryan e Barella, andrebbe a unificare un reparto pronto per l'assalto-scudetto. Quest'anno il mercato dei grandi club si giocherà sull'attacco più che sulla difesa, dove le falle non sono state da poco. Poi Frattesi: farà la differenza per chi lo acquisterà? La scommessa è acchiappante. In alternativa caccia a Milinkovic Savic, uno che cambia la faccia al centrocampo: Juve, Inter e Milan. Il Napoli sta bene con i suoi, dovrà solo stare in trincea per non perdere Osimhen e Kim.

Anche il Milan avrà problemi di attacco: Giroud avrà un anno in più, Rebic e Origi meglio salutino, non basta un Kamada qualunque a restituire imprevedibilità ad una squadra che ha bucato tutte le gomme. Lasciate gli algoritmi ai fenomeni della finanza Usa. Pensate, invece, a quel che suggerisce il campo.

In lista Thuram (discreto), Romero della Lazio (scommessa), Samuel Chukwueze, nigeriano classe 2004 del Villareal: un esterno, non proprio un goleador. Più scommesse che certezze. Qualcuno deve aver dimenticato che il Milan va per vincere, non per partecipare.

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