Mourinho va al Chelsea, la stampa inglese ci crede e ci punta: uno come lui è una manna per i tabloid. Lui fa come il gatto con il topo, pronto ad acchiappare ogni refolo di curiosità. Dice e non dice, strizza l'occhio ma poi ricorda di essere una persona seria e ogni sua attenzione è rivolta al Real Madrid che deve giocarsi la coppa del Re e la Champions. Ma gli inglesi hanno individuato tracce nei movimenti di Abramovich, che ha già ricevuto da Mou condizioni irrinunciabii: partecipazione alla Champions del prossimo anno e l'accantonamento di due dirigenti che non gli sono graditi. Così raccontano strepiti e sussurri. Poi, ovviamente, Abramovich dovrà mettere mano al portafoglio.
C'è tempo per vedere andare a segno la trattativa, le ultime chiacchiere di Mou indicano in Chelsea o Inter le due candidate delle sue attese. É rimasto legato a entrambe, più all'Inter dice lui. In queste settimane ha strizzato l'occhio a Milano e a Londra, buttato l'amo vediamo cosa verrà a galla. Ma Moratti ha problemi economici da mettere a punto, difficile possa accondiscendere a richieste esose. Non gli spiacerebbe l'idea di riportare a casa Mou, ma solo in caso di fallimento di Stramaccioni. Forse, prima di Mou, gli servirebbe un socio economicamente forte, grazie al quale accontentare l'allenatore portoghese. Operazione di lunga durata, forse troppo lunga (e rischiosa) per gli interessi di Mourinho. Moratti di recente aveva detto: «Mou? Impossibile». Risposta tipica di quando non vuol dire. Che non significa: no. Ma serve a prendere tempo. Intanto Mou è andato a fare quattro passi a Londra, in giro per shopping e allo stadio per vedere Brasile-Russia. Per firmare c'è tempo.
L'indiscrezione che arriva dalla Repubblica Ceca mete sale anche sulla coda dell'Italia. Secondo quanto riporta il quotidiano Sport, Zdenek Zeman sarebbe il principale indiziato a sedersi sulla panchina della Nazionale, raccogliendo l'eredità dell'attuale commissario tecnico Michal Bilek. L'avvicendamento potrebbe avvenire già in questi giorni: se infatti la Repubblica Ceca non dovesse battere l'Armenia nella gara di qualificazione di stasera, il cambio in panchina sarebbe scontato. E Zeman potrebbe trovarsi sulla opanca in giugno quando l'Italia andrà in Repubblica ceca prima di partire per la Confederaton cup in Brasile. Sarebbe un divertente, impensabile e gustoso rendez vous. Immaginate De Rossi in campo e Zeman in panca. Magari un vantaggio per gli azzurri che conoscono i punti deboli del boemo.
La Repubblica Ceca ha subito una pesante batosta interna venerdì scorso contro la Danimarca, un secco 3-0 che colloca la Nazionale al quarto posto nel gruppo B dietro a Italia, Bulgaria e Danimarca. Zeman potrebbe essere un salvatore o un devastatore: la sua difesa aperta rischia di far saltare per aria qualunque squadra.
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