Un campione e tanta mediocrità. Napoli a parte

Conte prepara la trasferta di champions con la coscienza di avere un gruppo consapevole della propria forza

Un campione e tanta mediocrità. Napoli a parte
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Difficile vedere giocare peggio di Milan e Bologna. Per fortuna c'è un campione, di anni quaranta, che restituisce il significato al calcio, Modric ha risolto una partita brutta, nello sciopero dei tifosi, della comitiva arbitrale che ha portato alla puntuale sceneggiata di Allegri ormai vittima del personaggio costruitosi a Torino, l'espulsione fa parte della sua sguaiata commedia, il risultato non deve ingannare e va fatta una riflessione generale sulla mediocrità tecnica e agonistica della serie A, mascherata, in alcuni casi, dal numero spettacolare di gol, trattasi di episodi, non conseguenze di football intenso e di qualità. La vittoria del Milan è un vaccino importante per la classifica milanista, resta la malinconia di vedere un ragazzo italiano, Ricci, costretto a fare la riserva, secondo cattive abitudini degli allenatori, lo spogliarellista Allegri fra questi. Il terzo turno ha ribadito il benessere del Napoli, solido, robusto, con un attaccante che non fa rimpiangere Lukaku, Hojlund è un'iradiddio quando si trova addosso la marcatura e qui Pioli ha sbagliato. Conte prepara la trasferta di champions con la coscienza di avere un gruppo consapevole della propria forza, la sfida Haaland-Hojlund, a Manchester, avrà sicuri effetti speciali. Nonostante la vittoria, invece, lo stesso non può e non deve dire Tudor che sa benissimo come la Juventus debba offrire una prestazione meno impaurita contro il Borussia di Dortmund. Non sta bene Chivu ma non sta meglio l'Inter che offre la sensazione di avere ancora in corpo il passato prossimo che non diventa remoto, la partita contro l'Ajax di colpo si trasforma in trappola pericolosa.

Soltanto Gasperini poteva finire incornato dal Toro, la Roma, dopo 24 partite consecutive, non è andata in gol, sarà una coincidenza ma il cammino del tecnico di Grugliasco è arduo, quando arrivano le difficoltà (gestione Dovbyk) le sue reazioni sono bizzarre. Idem come sopra per Sarri e la Lazio sconfitta dal Sassuolo, dopo l'altra batosta con il Como. Settimana di fuochi e fiamme, si preannuncia un derby della miseria senza nobiltà.

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