Carolina è stata «complice» Medaglie salve, fine carriera

Squalificata per un anno e 4 mesi, fino al 15 maggio 2016 Sconto sulle richieste perché non ha avuto un ruolo attivo

Carolina è stata «complice» Medaglie salve, fine carriera

Roma Dalla gioia per gli ultimi bronzi olimpico e mondiale all'incubo della squalifica per complicità nel caso di doping che ha visto coinvolto il suo ex fidanzato Alex Schwazer. È la triste parabola nella carriera di Carolina Kostner, sanzionata ieri con uno stop di sedici mesi dal Tribunale nazionale antidoping presieduto da Luigi Fumagalli.

La Kostner è stata riconosciuta responsabile di complicità con Schwazer nell'eludere un controllo antidoping il 30 luglio 2012 a Oberstdorf presso la sua abitazione (violazione dell'articolo 2.9 del Codice Sportivo, che prevedono due anni di stop) ma nello stesso tempo, avendo l'atleta dimostrato di non aver agito con colpa o negligenza significativa (articolo 4.5.2.1 dello stesso Codice) - in pratica non ha avuto un ruolo attivo o di regia nella vicenda -, è arrivato lo sconto di un terzo della pena. Assoluzione piena invece a proposito dei presunti rapporti con Michele Ferrari, il medico ferrarese «chiacchierato» per pratiche illecite (e poi radiato dal Coni) con il quale Schwazer venne a contatto.

Totale: un anno e quattro mesi di squalifica, iniziata ieri e che terminerà il 15 maggio 2016. Medaglie salve, quindi, ma la carriera di Carolina sembra al capolinea. «Mi prenderò un anno sabbatico per dedicarmi agli show di pattinaggio, ma poi riprenderò a gareggiare», aveva detto la Kostner mesi fa, all'inizio della bufera giudiziario-sportiva. La difesa presenterà ricorso al Tas di Losanna dopo aver letto le motivazioni, previste entro un mese. Difficile però che la sentenza subisca ritocchi al ribasso o venga addirittura stravolta, visto che il capo d'accusa del Tna sembra saldo e inattaccabile. Quindi le stagioni di stop sarebbero di fatto due, essendo ottobre il mese di inizio del calendario agonistico.

«La ritengo un'ingiustizia, sono molto amareggiata, delusa ma anche molto determinata nell'andare fino in fondo», così la Kostner, 28 anni il prossimo 8 febbraio, capace in carriera di collezionare altre cinque medaglie iridate (una d'oro) e nove continentali (con 5 titoli). A quest'ultima caduta, dopo quella famosa nell'Olimpiade di Torino 2006 dove fu portabandiera azzurra, non vuole proprio arrendersi.

Le quattro ore di udienza scorrono via tra le parole della difesa, i “non so“ della stessa Carolina, che ha comunque ricordato le sue bugie dette in buona fede e che mai avrebbe pensato che il suo ex compagno Schwazer si dopasse. Nel mezzo i 4 minuti della testimonianza di Giuseppe Gambardella (ammessa dai giurati del Tna), neo manager dell'azzurra dopo il divorzio dalla storica collaboratrice Giulia Mancini. Ad della società “NoiCrociere“ e fondatore di “Speed Vacanze“ e “Speed Date“, società che organizza eventi per single, Gambardella - londinese di nascita e romano di adozione - ha cercato di sgretolare la credibilità di Schwazer, viste anche le incongruenze emerse tra le dichiarazioni dell'ex marciatore e quelle della pattinatrice altoatesina. Una carta francamente inspiegabile quella giocata dalla difesa e per nulla considerata dalla corte del Tribunale antidoping.

«Non ci aspettavamo una condanna, abbiamo citato delle sentenze del Tas che dicono che ci vuole la piena consapevolezza dell'illecito e non c'era nessuna piena consapevolezza», così l'avvocato della Kostner Giulio Fontana.

Carolina volerà ora in Giappone per il «Kanagawa Figure Skating Festival» (23-25 gennaio) e poi a febbraio in Svizzera per l'Art on Ice Tour (5-14 febbraio). Eventi ai quali potrà comunque esibirsi nonostante la squalifica per onorare contratti da firmare. Poi il suo futuro lontano dal ghiaccio sarà tutto da scrivere.

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