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Il caso Cavani, da razzista a discriminato

La federcalcio e l'accademia della lingua uruguaiane contro la Premier

Il caso Cavani, da razzista a discriminato

Razzisti sarete voi. La federazione calcio e l'associazione calciatori uruguaiana, immuni dal malanno politicamente corretto che sta distruggendo il mondo, difendono Edinson Cavani, l'attaccante del Manchester United multato di 100.000 sterline (circa 111.000 euro) e squalificato per tre giornate, alcuni giorni fa, per aver usato in un post di Instagram l'espressione «gracias negrito» come risposta ai complimenti di un amico, pablofer2222. Subito, la locale Academia Nacional de Letras, corrispondente grosso modo alla nostra Accademia della Crusca, aveva sottolineato l'assurdità del provvedimento, sconfinante - questo sì - nel razzismo, perché elevava l'inglese e la cultura attorno ad esso costruita come metro per giudicare tutto il resto.

La spiegazione era stata quasi imbarazzante nella sua chiarezza, e aveva ripreso una definizione inserita nel 2011 nel Dizionario dello Spagnolo uruguaiano, secondo la quale se è vero che altrove parole come gordo (grasso) e güero (uomo bianco) possono essere offensive, in Uruguay sono utilizzate come termini affettuosi tra conoscenti, e non per nulla gordito (cicciottello) viene ad esempio chiamato anche a chi non sia un etto sovrappeso. Una vittoria a mani basse del buon senso contro la dittatura del politicamente corretto e soprattutto del razzismo di riflesso: perché, come appunto sottolineato in Uruguay, ma anche in decine di commenti di tifosi inglesi alla notizia della squalifica data su Instagram dal profilo della Sky Sport britannica, la decisione della Football Association puzza di discriminazione verso un'altra lingua e i suoi usi.

Viene in mente la grottesca squalifica di Bernardo Silva, l'attaccante del Manchester City che nel novembre del 2019 fu squalificato per una partita e multato di 50.000 sterline per un post in cui paragonava il compagno di squadra Benjamin Mendy al personaggio fumettistico che compare sulle confezioni di Conguitos, marca di cioccolatini molto popolare nella penisola iberica.

I seriosissimi, intolleranti britannici erano impazziti, fregandosene del fatto che Mendy si era divertito moltissimo per il post. Avrebbero fatto lo stesso se Bernardo si fosse indirizzato a Kevin De Bruyne citando il pupazzetto con la pelle chiara che compare sui Conguitos al cioccolato bianco?

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