Calato il sipario sul campionato, si scrivono i destini dei due allenatori che hanno infiammato la sfida scudetto più aperta degli ultimi anni. Destini che potrebbero essere diversi: Massimiliano Allegri ha già detto sì per il quinto anno di fila alla Juventus, Maurizio Sarri non ha ancora deciso il suo futuro.
Un vertice di tre ore nel centro della Continassa, che dalla prossima stagione diventerà il quartier generale della squadra, è servito a gettare le basi per la nuova annata bianconera. Con Allegri ancora in panchina: l'allenatore livornese ha rinnovato stimoli e ambizioni alla dirigenza bianconera presente al gran completo, dal presidente Agnelli all'ad Marotta. Con la società il confronto è stato totale su mercato, gestione e squadra. Il club avrebbe garantito ad Allegri quei sette-otto innesti di qualità richiesti per continuare a mettere trofei in bacheca.
Sarà dunque un mercato di investimenti, ma con un occhio alle grandi occasioni da cogliere al volo, sulla falsariga dell'affare che porterà Emre Can in bianconero già la prossima settimana. C'è da ritoccare la rosa in ogni reparto, soprattutto in difesa dove sono certi gli addii di Buffon, Lichtsteiner e Asamoah. Già previsti gli arrivi di Caldara e Spinazzola, si lavora sull'acquisto di Darmian dallo United e oggi si potrebbe chiudere per il portiere Perin (2,5 milioni al calciatore, 10 al Genoa). Il centrocampo recupererà Pjaca dopo l'infortunio, ma ci sono dubbi sulla permanenza di Alex Sandro, Khedira, Mandzukic e uno fra Dybala e Higuain (anche se Marotta di recente ha confermato la permanenza dei due attaccanti argentini). Sicuro il riscatto a 40 milioni di Douglas Costa, che sarà uno dei punti fermi della nuova Juve. Non dovrebbero esserci rinnovi del contratto di Allegri (7,5 milioni fino al 2020), pronto ad accettare la rivoluzione della rosa.
A Napoli la situazione resta aperta. De Laurentiis aspetterà fino a domani, deadline per la risposta di Sarri sulla sua permanenza in panchina. Ieri il colloquio del tecnico con i suoi familiari per capire che scelta fare. Di sicuro Sarri, che a 59 anni sogna una chance in un grande campionato come la Premier, si attendeva un'accelerazione da parte del Chelsea che invece non ha ancora deciso il futuro di Conte (fresco vincitore dell'Fa Cup e il cui esonero costerebbe il pagamento dell'ingaggio di 9 milioni di sterline) e per l'eventuale sostituzione tiene nel mirino anche Luis Enrique e Jardim. Lo Zenit, i cui rappresentanti hanno incontrato l'allenatore nella sua casa a Varcaturo, sembrerebbe l'unico club disposto a pagare la clausola da 8 milioni di euro al Napoli - in scadenza oggi - e versare a Sarri un ingaggio di circa 4 milioni più bonus.
De Laurentiis intanto avrebbe già un accordo verbale con Ancelotti (ingaggio superiore ai 5 milioni), che potrebbe incontrare di nuovo oggi a Milano.
Le alternative sono Emery e Giampaolo, la scelta conservativa, e nelle ultime ore è spuntata l'ipotesi Simone Inzaghi, un profilo che piace in quanto giovane e anche accessibile dal punto di vista economico. Ma la Lazio difficilmente lo mollerà.
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