Sport

Al Ces guida autonoma e connessione a 360°

Le vetture saranno sempre più «intelligenti». La «smart city» di Bosch

Enrico ArtifoniStile, abitabilità, piacere di guida e prestazioni? Non si butta via niente, ma in futuro non saranno più queste le principali motivazioni all'acquisto di una nuova auto. Anzi, già oggi i nuovi clienti, i giovani della «generazione smartphone», mettono al primo posto la connettività più estesa possibile, fino a potersi dimenticare della guida. E i costruttori, ovviamente, si adattano. Tanto che in pochi anni è diventata massiccia la presenza delle Case al Ces (Consumer electronic show) di Las Vegas, la più grande fiera dell'elettronica di consumo e delle nuove tecnologie applicate a qualsiasi oggetto di uso quotidiano. L'auto per prima.Ma il bello, o meglio la parte più sostanziosa, deve ancora venire: sarà la guida autonoma, accompagnata da un'interazione pressoché totale tra uomo e macchina. Lo stato dell'arte, le nuove applicazioni e i possibili sviluppi in questo campo sono uno dei piatti forti di Ces 2016, un appuntamento che sta rubando sempre più la scena ai Saloni dell'auto tradizionali. Specie da quando i colossi dell'informatica hanno messo gli occhi e non solo su un business che si annuncia ricchissimo. Alla rassegna di quest'anno è mancato il botto, cioè l'atteso annuncio di un'alleanza tra Ford e Google per lo sviluppo congiunto dell'auto a guida totalmente autonoma, a cui comunque i due partner starebbero lavorando.Ma intanto l'Ovale blu ha triplicato, portandolo a trenta, il numero delle vetture senza conducente sottoposte a test sulle strade di tre Stati Usa. Gm per non essere da meno ha investito 500 milioni di dollari nella startup californiana Lyft per lo sviluppo del ride sharing (basterà un clic sullo smartphone: l'auto verrà da sola a prendere il cliente sotto casa per portarlo poi a destinazione), mentre la coreana Kia ha riunito nel sub-brand Drive-Wise le tecnologie che dovrebbero permettere, salvo intoppi legislativi, l'introduzione dei primi veicoli a guida parzialmente autonoma nel 2020. Non poca cosa: per funzionare le vetture «intelligenti» necessitano di micro sensori, radar, laser e videocamere 3D, processori con una grande potenza di calcolo e programmi capaci di gestire correttamente una massa consistente di dati. Un terreno di caccia molto attraente per produttori di software come Nvidia, che ha evoluto la piattaforma Drive Px già utilizzata da Audi e Bmw fino alla capacità di eseguire 24 miliardi di operazioni al secondo, ma anche per colossi come Microsoft (che ha formalizzato l'avvio di nuove partnership con Nissan e il produttore di sistemi audio Harman) ed Ericsson che insieme con Volvo svilupperà l'Intelligent Media Streaming, cioè un raffinato sistema di calcolo del tempo di viaggio e delle cose che si potranno fare a bordo di un'auto non dovendo più pensare alla guida.Che al volante ci sia qualcuno o no, in futuro rimarrà comunque e sempre la necessità di dare istruzioni alla propria vettura: interessante sotto questo profilo il sistema di comandi vocali tramite un dispositivo indossabile sviluppato da Volvo insieme con Microsoft e quello a gesti di Bmw che evolve a amplia già le capacità del dispositivo portato recentemente al debutto sulla nuova Serie 7.Sull'interazione uomo-macchina punta anche Fca con soluzioni di prossima introduzione come Predictive Technology (l'auto impara le abitudini del guidatore e gli fornisce informazioni personalizzate). Volkswagen ha invece stretto un accordo con Mobileye incentrato sulla tecnologia di gestione delle immagini in tempo reale basata su telecamera. In abbinamento a mappe digitali ultre precise, costituisce la chiave della guida autonoma. Dalla Casa tedesca ecco poi BUDD-e, concept con trazione integrale elettrica; la capacità della batteria (92,4 kWh) assicura fino a 533 km di autonomia. Grazie a Bosch, infine, la connettività riguarderà intere città. Cinque i progetti pilota, a esempio per facilitare la ricerca di parcheggi o di punti di ricarica per l'auto elettrica.

La smart city Bosch sarà in grado di gestire il collegamento dei mezzi di trasporto, i segnali del traffico e l'illuminazione stradale.

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