Torino Dalla panchina alla sala operatoria. Saltando la partita più importante di questa prima parte di stagione. Napoli-Juventus, in programma venerdì sera al San Paolo, non avrà tra i suoi protagonisti Gonzalo Higuain. «Ha preso una botta nel corso dell'allenamento di sabato (pare per uno scontro con Marchisio, ndr)», aveva spiegato Allegri dopo la vittoria contro il Crotone, match che l'argentino aveva visto dalla panchina, in tuta e con la mano sinistra fasciata. In teoria, quindi, anche pronto all'uso. Invece, ieri mattina la notizia dell'operazione: diventata necessaria dopo l'accertamento, tramite risonanza, della frattura alla mano (terzo metacarpale) da ridurre chirurgicamente. Nel tardo pomeriggio, il comunicato della società ha confermato il tutto: «L'intervento, durato circa 45 minuti, è perfettamente riuscito. Nei prossimi giorni verrà definito il suo rientro in squadra». Risultato: niente Napoli e, salvo miracoli, nemmeno Atene martedì prossimo, contro l'Olympiacos in un match che varrà la qualificazione al turno successivo di Champions. Neppure con il tutore, insomma, pare che il Pipita possa essere reso disponibile in tempi brevi.
Per la Juventus, una brutta botta. Dai contorni nemmeno chiarissimi, a dirla tutta, visto che pare strano si sia sottovalutato un infortunio del genere per oltre ventiquattr'ore. Di sicuro, non il miglior modo per approcciare il primo momento davvero caldo della stagione considerando che poi sabato 9 dicembre i bianconeri ospiteranno l'Inter. In attesa di conoscere i tempi di recupero del Pipita, non resta che rivolgersi a Mandzukic. Affidabile, certo. Ma non così centravanti come il numero nove, pur se contro il Crotone quella è stata la sua posizione con tanto di palla buttata dentro.
Insomma: senza dimenticare che il croato è nato attaccante centrale e che in quella posizione ben prima di arrivare a Torino - ha trascorso gran parte della sua carriera, non va negato che senza il Pipita la Signora perderà qualcosa. I numeri possono aiutare, in certi casi: nell'attuale stagione Higuain ha segnato dieci reti (otto in campionato e due in Champions), con una media di una ogni 153,5 minuti. Di contro Mandzukic, utilizzato però quasi sempre largo a sinistra nel 4-2-3-1 che ora pare un po' passato di moda, ha realizzato cinque gol, di cui tre in campionato e due in Champions, per una media di uno ogni 267,6 minuti.
Da qui comunque la Juventus è chiamata a ripartire. Rinunciando al giocatore prelevato due estati fa proprio dal Napoli per la bella cifra di 90 milioni. Uno che ogni tanto mette su qualche chilo di troppo e magari si intristisce pure quando la palla non vuole saperne di entrare: uno che però sa fare perfettamente il proprio mestiere. E che lo scorso anno contro la sua ex squadra aveva per di più gioito in prima persona: quattro partite e altrettanti gol, uno in campionato (due presenze) e tre in Coppa Italia (due gettoni). Stavolta resterà invece a guardare, sperando che i compagni abbiano ritrovato la retta via anche grazie agli accorgimenti tattici apportati da Allegri.
Il quale, potendo finalmente utilizzare Howedes, potrebbe avere trovato l'erede di Bonucci nella difesa a tre e magari anche l'uomo giusto per blindare il reparto pure in caso di schieramento a quattro: preso atto di una buona notizia, però, ne è arrivata un'altra che ha avuto l' effetto di una doccia gelata.
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