Non c'è due senza tre. Anche la terza vittoria della Juventus arriva senza fuochi d'artificio. Rinviato ancora l'appuntamento con il gol per Cristiano Ronaldo. Per ora è la Juventus di Mandzukic, che dopo aver dato la scossa entrando dalla panchina con il Chievo, segnato con la Lazio, è decisivo con un gol e un assist contro il Parma. Super Mario prende per mano una Signora aggrappata ai suoi finalisti mondiali, perché la rete decisiva dopo il pareggio di Gervinho la segna il francese Matuidi. Aspettando CR7, Dybala e Douglas Costa, questo per far capire la vastità di scelte di questa squadra. Che come voleva Allegri si gode una sosta a punteggio pieno.
Ad agitarla può essere la seconda panchina consecutiva di Dybala, comunque un caso. Ma non è solo l'assenza della Joya a fare rumore: anche quella di Douglas Costa anche lui già fuori dai titolari contro la Lazio. Massimiliano Allegri rinuncia a fantasia e velocità, preferendo la forza d'urto di Mandzukic al fianco di Cristiano Ronaldo. E l'inizio sembra dare ragione al tecnico bianconero perché il super Mario bianconero dopo nemmeno due minuti porta in vantaggio la Signora, facendo a sportellate con Iacoponi e depositando in rete. Gol lampo come a Verona contro il Chievo e la Juventus ripete lo stesso errore. Perché si siede a rimirarsi nello specchio e permette alla squadra di D'Aversa di prendere coraggio. Gervinho semina il panico e la difesa bianconera si salva in extremis su Di Gaudio, Stulac fa paura dalla distanza due volte: traversa e mani scaldate a Szczesny. Sono campanelli d'allarme che la Signora di questo inizio stagione non recepisce e viene punita. In dieci, con Cuadrado ai box, si fa sorprendere dalla spizzata di Inglese che manda in rete Gervinho. Primo gol in campionato ai bianconeri per l'ex giallorosso. Non basta perché un'altra dormita in pieno recupero della difesa bianconera, permette a Gervinho di mettere Rigoni davanti a Szczesny che si salva in qualche modo. In tutto questo poca Juve nei primi quarantacinque minuti senza Joya e al servizio del furioso Cristiano Ronaldo, per il mancato premio dell'Uefa. CR7 sfiora il primo gol di testa, per il resto non si accende mai, anzi rimedia anche un bernoccolo in un contrasto aereo. Ma a non convincere è tutta la Juve, sbilanciata con i terzini ali e scontata con i continui cross dalle fasce. Non a caso l'unica altra occasione nasce da una azione in verticale palla a terra con Bernardeschi murato da Sepe in area. Merito anche del Parma che ruota attorno all'ottimo Stulac e fin quando corre fa soffrire in contropiede i sette volte campioni d'Italia.
La prima mossa di Allegri è Douglas Costa per Bernardeschi dopo che la Signora ha iniziato con altro piglio la ripresa contro un Parma che accusa la fatica. Ronaldo continua la sua personale caccia al gol buttandosi anche con il corpo sul pallone, provando una sforbiciata delle sue sbagliata goffamente. E allora ci pensa l'uomo che corre sempre, come dice Allegri. Matuidi scaraventa sotto la traversa l'assist di tacco di Mandzukic. Douglas Costa scheggia il palo, ma è più per la sua capacità e velocità di cambiare faccia a ogni azione che lo fa ritenere indispensabile. Per Dybala ci sono gli ultimi dieci minuti a sorpresa.
Perché entra per Khedira e non per CR7, che oltre, per ora, a dover essere sempre titolare è pure immune dal cambio, anche in una serata incolore. Forse proprio per questo lo cercano allo sfinimento per farlo segnare. Comunque Cristiano Ronaldo va alla sosta con tre partite giocate senza trovare ancora il primo gol italiano. Comunque eccezionale.
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