Federico Chiesa è tornato. Arriva una buona notizia per la Juventus, nella notte della sconfitta contro il Paris Saint-Germain, ultimo match del girone di Champions.
A marzo, quando torneranno le coppe europee, la squadra di Allegri giocherà l’Europa League. Questo dopo aver perso ben cinque partite su sei del girone, un ruolino di marcia mai così deludente. Prima di tutto, i bianconeri non avevano mai subito cinque sconfitte in un girone di una qualsiasi competizione europea, raccogliendo appena tre punti, mai così male nella loro storia.
Al minuto 74 della partita di mercoledì sera i bianconeri non hanno segnato ma il boato è stato simile, se non addirittura superiore. Al posto di Miretti è entrato Federico Chiesa, dopo il lungo infortunio. Subito nel vivo del gioco, tanto da creare i presupposti per il tiro di Kostic, dal quale è scaturito il 2-2 di Locatelli (annullato per fuorigioco). Convocato quindi non solo per fare numero, anzi. Chiesa è apparso vivo e pimpante, tanto da chiedere un calcio di rigore su Sergio Ramos e da tentare una giocata delle sue, ed è presumibile rivederlo in campo per uno spezzone anche nella sfida importantissima di domenica contro l'Inter.
Come può cambiare la Juve
L'ultima apparizione di Chiesa era datata 9 gennaio 2022, nel pirotecnico 3-4 in favore della Juve a Roma contro i giallorossi. Il figlio d'arte aveva servito a Dybala, l'assist per il gol del provvisorio 1-1. Qualche minuto dopo il ginocchio aveva fatto crack. Sono passati 297 giorni da quella maledetta partita, 42 settimane, ma adesso Chiesa è pronto a riprendersi Juventus e Nazionale. Lo dimostra anche con il nuovo numero sulla schiena, con quel 7 ereditato nientemeno che da Cristiano Ronaldo.
Durante la sua assenza la Juve non ha mai convinto sul piano del gioco e senza di lui Massimiliano Allegri non è ancora riuscito a trovare la quadratura tattica giusta. In tutti questi mesi è mancata sempre la scintilla, il giocatore che riuscisse ad andare fuori dall'ordinario. Il suo ritorno regala varianti tattiche e grande imprevedibilità, può giocare esterno su entrambe le fasce o anche vicino a Vlahovic, con cui il feeling era già nato quando vestivano entrambi la maglia della Fiorentina. Alla Juve sono mancati tanto i suoi gol e la sua capacità di spaccare la partita.
Ma soprattutto il suo rientro porta con sè l'entusiasmo e la grinta, mancate in questi mesi, ma anche la voglia di sovvertire le sorti di una stagione fino a questo momento deludentissima. Chiesa è tornato e vuole riprendersi la Juve.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.