Giro d'Italia

Ciclismo, niente licenza all'Astana: Nibali rischia di non correre il Tour

L'Astana non ha ottenuto il via libera dell'Uci per i casi di doping di questa estate. Che farà il siciliano?

Ciclismo, niente licenza all'Astana:  Nibali rischia di non correre il Tour

Il pasticciaccio brutto dell'Astana. La commissione licenze dell'Uci (l'unione ciclista internazionale) ha rinviato la decisione sull'assegnazione della licenza World Tour alla formazione kazaka. La squadra di Vincenco Nibali, la punta del ciclismo italiano vincitore del Tour de France 2014, e della grande promessa delle due ruote tricolore Fabio Aru. La scelta è stata presa dall'organismo di avvocati e giuristi che valuta la correttezza, etica e sportiva, dei team che chiedono una licenza per correre il circuito World Tour (quello che comprende i grandi giri, le classiche e le corse principali) e quello Professional (corse minori).

Il problema della formazione di Aleksandr Vinokourov, il general manager del gruppo sponsorizzato dal governo kazako, sono le due positività all'Epo dei fratelli Valentin e Maxim Iglinskiy, quest'ultimo impegnato nell'ultimo Tour de France al fianco di capitan Nibali. I due sono stati squalificati dalla federazione kazaka per 4 anni (anche se per Maxim il giudizio finale deve ancora essere ufficializzato), ma a loro si sono aggiunti tre corridori della squadra satellite, la Astana Continental, tutti sospesi e squalificati per uso di steroidi anabolizzanti. Dopo questi casi l'Uci ha chiesto alla commissione licenze di «sottoporre a completa revisione il management della squadra e le misure antidoping al suo interno».

Uno dei problemi più grossi dell'Astana è proprio Vinokourov, che è già nel mirino per la sua squalifica per auto-emotrasfusione al Tour 2007, sotto inchiesta a Padova per i suoi rapporti con il dottor Ferrari e accusato di aver vinto dietro compenso al russo Kolobnev che era in fuga con lui la Liegi-Bastogne-Liegi 2010. Proprio il gm il 6 novembre si è presentato davanti alla commissione licenze per promettere discontinuità e spiegare i casi di doping, ricondotti a responsabilità personali dei ciclisti. Ma l'Uci non ci sta e così una decisione sulla licenza dell'Astana arriverà soltanto all'inizio della prossima settimana. Vinokourov ha già preannunciato un ricorso al Tas in caso di non concessione del via libera. Ma se anche il Tas dovesse dare parere negativo tutti i corridori sarebbero automaticamente svincolati e liberi di cercarsi un'altra sistemazione.

Nel frattempo è in bilico la posizione di Nibali e Aru, che però non sono coinvolti minimamente nei casi di doping. Il siciliano nelle scorse settimane aveva ribadito la sua fiducia nell'Astana confermando che, anche in caso di mancata licenza, non si sarebbe mosso. I kazaki gli hanno permesso di portarsi tutto il suo gruppo di lavoro e di programmare in autonomia la stagione. Ora però c'è il rischio di non poter partecipare alle corse principali del calendario (Giro, Tour e Vuelta compresi) e il siciliano potrebbe ripensarci.

Non il modo migliore per iniziare la stagione della definitiva consacrazione internazionale per Nibali.

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