Ciclismo, professionisti battuti dall'amatore senza sponsor

A sorpresa Conca conquista il tricolore. Situazione paradossale alla vigilia del Tour

Ciclismo, professionisti battuti dall'amatore senza sponsor
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Il campione italiano dei professionisti è un amatore. Sì, a Gorizia vince tra lo stupore generale Filippo Conca, 26 anni, ex corridore professionista con Lotto e Q'36.5 e oggi in maglia bianca, senza sponsor e con una sola scritta: Swatt Club, club amatoriale nato da un blog. Conca vince il campionato italiano professionisti a Gorizia battendo nettamente nella volata a cinque Alessandro Covi (Uae Emirates), Thomas Pesenti (formazione sviluppo della Soudal-Quick Step), Giovanni Aleotti (Red Bull-Bora) e l'altro compagno di squadra Mattia Gaffuri. A 10 Baroncini e a 11 Milan, protagonista di un grande forcing nel finale. Lo Swatt Club è un team lombardo e inizialmente era un semplice blog (solowattaggio). Nasce nel 2017 come formazione amatoriale con l'idea di dare una seconda possibilità a tutti i corridori over 23 anni scartati dalle grandi squadre e rimasti a piedi. Il regolamento lo prevede: il tricolore è aperto a tutti i corridori élite, cioè oltre 23 anni, per i quali esiste una speciale corsa vinta ieri da Alessandro Borgo. Siamo quindi alle comiche: sabato parte il Tour de France, con i nostri Jonathan Milan e Filippo Ganna alla ricerca di qualche acuto in terra francese che ci manca da 106 tappe (Vincenzo Nibali, Val Thorens, 27 luglio 2019), e ieri abbiamo vissuto una delle pagine ciclistiche nostrane più imbarazzanti di sempre. Un amatore che vince la maglia tricolore dei professionisti. L'uomo senza maglia, Filippo Conca, si veste di tricolore.

La sua maglia pulita, bianca e pura come la Swatt Club, formazione composta da atleti che il ciclismo ha accantonato, la coprirà con quella tricolore, che forse non

mostrerà mai in nessuna corsa, perché attualmente il suo team professionistico non è. Una squadra fatta di isolati, che ieri ha mostrato in diretta tivù la sua forza e la forza di un movimento quello italiano - che non c'è più.

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