Se fossero andati fuori non ci avrebbero dormito per giorni e giorni. Dopo una partita equilibrata, bella soprattutto nel primo tempo finché le squadre avevano energie da spendere, il Cile sembrava essersi spento ai supplementari. Alexis Sanchez aveva sfiorato (di testa!) il gol dopo cinque minuti, dopodiché il Portogallo aveva ricominciato a controllare il gioco e dovendo scommettere su un gol prima dei calci di rigore la scommessa sarebbe caduta sui lusitani.
Questo fino al 113', quando l'arbitro iraniano Faghani non solo ignorava un clamoroso fallo su Francisco «Gato» Silva, ma non si prendeva nemmeno la briga di chiamare la Var. A quel punto, spinta dalla rabbia, la «Roja» cercava giustizia e a un minuto dalla fine coglieva, uno dopo l'altro, un palo con una sberla da fuori di Vidal e una traversa con Rodriguez che da due passi non riusciva a sbattere in porta la ribattuta.
Al momento di decidere la qualificazione dal dischetto i cileni avevano tutto da perdere, la pressione era su di loro. Ma sono riusciti a trasformarla in determinazione: Vidal, Aranguiz e Sanchez hanno spiazzato Rui Patricio, mentre Claudio Bravo - di nome e di fatto - si è esaltato respingendo uno dopo l'altro i tiri di Quaresma, Moutinho e Nani.
Dopo la Champions League (ma soprattutto dopo gli Europei dell'anno scorso) non arriva il bis per Cristiano Ronaldo, che in un paio di occasioni ha rischiato di decidere la sfida ai tempi regolamentari e che poi non ha avuto neanche la soddisfazione di battere il suo calcio di rigore. CR7 ha giocato meglio di Sanchez, l'altro giocatore simbolo della partita, ma non è bastato. E alla fine il verdetto è sacrosanto, i sudamericani vanno in finale con merito.
Si prende una rivincita Arturo Vidal, che contro il portoghese aveva perso una semifinale di Champions che ancora grida vendetta - quel Real Madrid-Bayern Monaco deciso dagli errori dell'arbitro Kassai - e adesso aspetta la vincente di Germania-Messico (in campo oggi a Sochi alle 20, diretta su Sky) per centrare uno storico tris dopo le coppe America del 2015 e del 2016.
Insomma per una volta il dio del calcio ha saputo essere giusto, ma resta grande perplessità sull'utilizzo della Var.
A che serve avere un aiuto della regia se l'arbitro non ne approfitta? Oppure, nel caso in cui siano stati gli ufficiali davanti al video a non avvisarlo: come si fa a non vedere un calcio di rigore solare come quello pur avendo a disposizione una quantità di replay?
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