Telefoni che suonano a vuoto, altri che rispondono. Quello del neo settantenne Recalcati, al lavoro con la Reyer, funziona meglio dell'apparecchio di Boscia Tanjevic, ultimo oro europeo dell'Italia. Micione Charlie ci ha dato l'argento alle Olimpiadi di Atene 2004, l'ultima giocata dall'Italia, di sicuro è lui il grande esperto delle vigilia contro la Lituania che l'Italia di Pianigiani affronterà stasera (ore 21, Sky Sport 3) nei quarti dell'Europeo.
Recalcati come si vive aspettando la sfida con la Lituania che ci diede il passaporto per la finale di Atene?
«Cercando di capire bene chi hai di fronte. Mi sembra diversa questa vigilia e ne parlavo proprio con Pozzecco, il nostro regista in Grecia, quando l'ho chiamato ieri per il suo 43° compleanno. Era carico, gli piace questa esperienza da vice allenatore a Zagabria e tanto per non smentirsi mi ha detto che alla mia età, non si è poi così rimbambiti. Il solito Poz. Tornando alla Lituania diciamo che è una vigilia su due piani diversi rispetto alla nostra. Non dico che i favoriti questa volta siamo noi, ma diciamo che sono squadre allo stesso livello se Valanciunas non farà scena muta come contro la Georgia. Questa Italia mi piace, ha trovato consapevolezza, è cresciuta nel torneo e fra tutte ha sofferto meno negli ottavi. Noi ad Atene arrivavamo di rincorsa, eravamo leggeri e questo ci ha aiutato a vincere una partita che sembrava chiusa contro avversari sulla carta più forti di questi».
Dire certe cose fa sproloquiare chi vede certe dichiarazioni come un salto sul carro, anche se poi, su questo carro, ci siamo sempre stati noi e non certo questi di oggi.
«Non ci sono carri dove salire, è il basket italiano che ha bisogno dell'impresa. Credo che questa Italia può aspirare ad una medaglia, anche se la mia favorita resta la Serbia. Sì, credo più nella squadra di Djordjevic che nella Francia. Comunque vada una medaglia potremmo prendercela, anche il bronzo sarebbe una grande cosa, ma la testa dei giocatori cambia tante cose. Non penso ai miracoli, ma la motivazione è forte e anche se questa Italia mi sembra meno completa di quella del 1999 che vinse a Parigi, ha un grande talento. Gallinari? Uno che farà storia, quando lo dissi nel 2007 mi guardarono storto. Ha tutto. È uno dei più forti di sempre del nostro basket».
Stasera sapremo. Italia libera di testa, anche se resta il dubbio Bargnani sofferente al polpaccio destro, ma disponibile per arginare il 2,13 Valanciunas, pivot dei Toronto Raptors dove il Mago ha vissuto tanto. Fermare Kalnietis e, soprattutto, il Maciulis che in Italia ha giocato per Milano e Siena, scudetto 2012, e che ha vinto l'Eurolega 2015 col Real Madrid: 34 punti negli ottavi.
Battere la Lituania per ritrovare venerdì la Serbia che prima di noi affronta la Repubblica Ceca. Una rivincita attesa dopo la mascherata di Berlino quando ce ne diedero più di 100.Quarti di finale : Spagna-Grecia 73-71. Francia-Lettonia 84-70.
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