Pierluigi Collina si è dimesso da designatore degli arbitri Uefa. «Motivi personali» ha spiegato l'interessato in una nota pubblicata sul sito ufficiale della federazione europea. Ha retto l'incarico per otto lunghissimi anni ricevendo riconoscimenti pubblici. Al suo posto è stato scelto un altro italiano, Roberto Rosetti, in passato esperienza nel campionato russo ma soprattutto responsabile italiano del Var che ha avuto un grande successo durante il recente mondiale in Russia. Collina non è uscito completamente di scena: ha conservato infatti l'incarico di presidente della commissione arbitrale della Fifa. Da Nyon si sposterà stabilmente a Zurigo.
Dietro le quinte dell'avvicendamento risulta inevitabile il collegamento tra il gesto dell'ex fischietto, bolognese di nascita ma residente a Viareggio, più volte premiato come miglior arbitro italiano, e la feroce polemica scatenata da Andrea Agnelli, presidente della Juve, dopo la sfida di Madrid segnata dal rigore in pieno recupero assegnato dall'arbitro inglese Oliver, contestato platealmente da Buffon in campo (poi squalificato per tre turni in Champions) e dinanzi ai microfoni di Mediaset. Collina, nell'occasione, fu difeso in modo blando dal presidente dell'Uefa Alekander Ceferin.
Forse l'attacco proveniente dal club col quale in passato (ai tempi di calciopoli) ebbe un altro polemico contenzioso, è stato giudicato da Collina talmente grave da suggerirgli le dimissioni. Meritata la promozione di Rosetti: l'allestimento del progetto Var ha di fatto cancellato l'80% degli errori arbitrali.
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