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Non so perché ma da qualche tempo va di moda lo spagnolo: dunque il "falso nueve" lo senti pronunciare dovunque, avendo preso il posto del "centravanti arretrato" di Hidegkutiana memoria. Poi c'è il miedo escenico, la paura dell'ambiente, tralascio tiki-taka, sombrero o vaselina, ma su tutto e su tutti c'è il triplete che fa più tendenza del treble made in United Kingdom là dove per primo, il Celtic di Glasgow arrivò all'impresa. Non dico "la tripletta" che viene riservata a tre gol realizzati da un calciatore in una volta sola. Lunga premessa per arrivare al centro degli interessi di Barcellona e Juventus: entrambe spinte a conquistare tre titoli in una stagione sola, entrambe hanno già vinto il campionato, la Juventus anche la coppa Italia mentre il 30 maggio toccherà al Barcellona sfidare l'Athletic di Bilbao per la coppa del Re. Anche per i catalani sarebbe la doppietta, el doble, the double in attesa del 6 giugno a Berlino là dove osano le aquile e si potrebbe realizzare il grande slam. In Europa è riuscito a sette club, il Celtic nel '67, l'Ajax nel '72, il Psv di Eindhoven nell'88, il Manchester United nel '99, il Barcellona nel 2009, l'Inter nell'anno successivo e il Bayern di Monaco nel 2013. Tutti club di grande storia ma molti dei quali alle prese con una crisi finanziaria e di mercato (gli scozzesi del Celtic, gli olandesi di Amsterdam e di Eindhoven). La Juventus invece dalla crisi è uscita e viaggia verso i 300 milioni di fatturato avvicinandosi "da lontano" ai 484 milioni dei catalani ma in campo non giocano soltanto i soldi, come l'eliminazione di Real Madrid, Psg, Chelsea e Manchester City dimostrano.

Dunque Juve e Barcellona corrono su corsie parallele e in una partita sola il triplete può essere un sogno per il club di Agnelli che conta 60 titoli vinti nella sua storia o un incubo per il club di Bartomeu che ha toccato quota 70 per i trofei conquistati e vorrebbe almeno vincere la metà delle Champions dei rivali di Madrid.

La zona argenteria dei protagonisti in campo non è comunque inferiore, Xavi e Iniesta sono rispettivamente al sesto e al settimo posto tra i calciatori che hanno vinto più titoli da sempre (28 e 27) alle spalle di Giggs (36), Vitor Baya (35), Gary Neville (31), Scholes e Dlaglish (29), Pirlo è arrivato a 18.

Numeri che stordiscono per quello che significano e per il peso che potrebbero avere la sera del 6 giugno a Berlino.

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