L'Inter si riprende il potere, il Napoli, pur dimostrando di avere ritrovato fluidità di gioco e compattezza di squadra, si è afflosciato dopo il primo vantaggio nerazzurro per poi sparire dal teatro. L'Inter ha imposto la propria superiorità con la calma, la sicurezza dei forti e l'autostima ormai consolidata, disponendo di un organico che le consente soluzioni varie e tutte di garanzia. Il risultato del Maradona risistema le cose in testa, la Juventus, pur nella modestia tecnica, resta a due punti ma è malinconico leggere il Milan, terzo, distante già sei punti, la Roma e il Napoli sono a undici, la fotografia spiega il livello di corsa e di concorrenza della nostra serie A rispetto a Premier e Liga. La Roma ha vinto sul Sassuolo, arbitro e Berardi ininfluenti. Smentite le profezie dell'arruffapopolo portoghese e della sua orchestra, ieri un altro espulso tra i suoi collaboratori di bordo campo, ormai non fa più notizia tanto è grottesca la cronaca dell'ex special one che, a completare la propria recita, nel dopo partita si è presentato esprimendosi esclusivamente nella sua lingua madre portoghese, nuovamente insultando Berardi, per poi svignarsela, lasciando all'interprete la decodifica del domizio. Ben ci sta, Mou gode di grande claque anche tra i giornalisti, lui se la spassa sul triclinio e può permettersi la qualunque, anche il dispregio dell'avversario tra gli applausi dei cortigiani.
Comunque la sua Roma è quarta, in zona champions league ma convive con il Napoli e, alle spalle staccate di uno e due punti, seguono Fiorentina e Bologna, l'Atalanta potrebbe aggiungersi stasera, vincendo a Torino, dunque i giochi, di mediocre qualità, sono aperti. Come diciamo noi, in lingua italiana.
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