Coronavirus

La confessione di Gasp e la bacchettata del Valencia

Gasperini ha rivelato di aver avuto il Covid-19 a marzo sollevando una serie di interrogativi

La confessione di Gasp e la bacchettata del Valencia

Ci mancava anche la confessione. Gian Piero Gasperini ha provveduto a sistemare la faccenda. Nell'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport ha rivelato di avere avuto il Covid-19, di avere sofferto, di avere perso il gusto, non del football ma proprio uno dei cinque sensi. Nessuno ha saputo nulla, dico stampa e addetti ai lavori di altri club, nessuno ha informato del fatto.

Nel rispetto della propria vita, dicesi privacy ma in questo caso è il silenzio che, spesso, avvolge le cose del calcio. Possiamo allora presumere che ci siano stati altri casi Gasperini in serie A? Dobbiamo aspettarci altre confessioni e altre interviste rivelatrici di calciatori, allenatori arbitro e dirigenti? O, forse, non c'è il pericolo, come appunto preannunciato su queste pagine, che il mondo del football possa giocare con le tre carte e mettere un altro tipo di mascherina ad altri tesserati colpiti dal virus? Gasperini ha aggiunto di avere osservato tutte le disposizioni ma anche detto di avere avvertito i primi sintomi il 9 marzo, alla vigilia della partita di Champions contro il Valencia (tanto che gli spagnoli hanno attaccato: «Se era a conoscenza di avere sintomi, senza prendere misure preventive ha messo a rischio numerose persone»), di avere definitivamente compreso di essere infetto cinque giorni dopo, assaggiando la colomba pasquale e bevendo una coppa di champagne, entrambe anonime, prive di sapore e di gusto. Dopo essere rimasto tre settimana a Zingonia si è trasferito nella sua casa di Torino dove ha rispettato il distanziamento dai famigliari. Gasperini avrebbe dunque abbandonato la zona rossa lombarda per raggiungere il Piemonte e ci si augura che tutte le persone entrate in contatto con lui si siano sottoposte ai controlli medici da protocollo.

La vicenda solleva una serie di interrogativi e si trascina un alone oscuro, anche perché non è chiaro se nel periodo, subito successivo al trionfo di Valencia, l'allenatore dell'Atalanta abbia effettuato uno o più test del tampone. È un problema che non riguarda soltanto il tecnico torinese ma tutto il mondo del calcio e i privilegi di cui gode, anche a livello sanitario.

L'unica notizia certa è positiva: Gian Piero Gasperini sta bene, ha superato il virus ed è pronto a giocarsi la Champions e il campionato.

Commenti