Sport

Conte, le 10 frasi più famose del nuovo tecnico dell'Inter

Conte sbarca sulla panchina dell'Inter con tante ambizioni e poche parole: "Ho scelto l'Inter per la Società, per la serietà e l'ambizione del progetto. Per la sua storia". In passato però si è reso celebre con massime che si porterà dietro anche sulla panchina neroazzurra

Conte, le 10 frasi più famose del nuovo tecnico dell'Inter

Conte è il nuovo allenatore dell'Inter. Ora è ufficiale. L'ex tecnico della Juventus e del Chelsea vestirà i colori neroazzurri, che per aggiudiscarle verseranno nella sue tasche ben 11 milioni l'anno, trasformando la sua panchina nella più ricca della Serie A.

"Ho scelto l'Inter per la Società, per la serietà e l'ambizione del progetto. Per la sua storia. Mi ha colpito la chiarezza del Club e la voglia di riportare l'Inter dove merita. Inizia un nuovo capitolo della mia vita, sono entusiasta. Cercherò con il lavoro di ricambiare tutta la fiducia che il Presidente e i dirigenti hanno riposto in me", ha detto il nuovo allenatore dell'Inter dopo l'ufficializzazione.

Conte e le sue frasi celebri

Una dichiarazione standard. Nulla a che vedere con le frasi che lo hanno reso celebre in questi anni di vittorie. Una su tutte, quella che gli juventini hanno sempre mal digerito: "Non si può mangiare con 10 euro in un ristorante da 100 euro". Ma questa è una delle tante. In molti si ricorderanno del "Per vincere ci vuole testa, cuore e gambe. Non in quest'ordine preciso". Oppure: "Chi vince scrive, chi arriva secondo ha fatto un buon campionato ma non ha fatto la storia".

E: "Il perdono fa parte del compito dell'allenatore, altrimenti su 25 calciatori ne salveresti 10". Chissà allora se saprà perdonare Icardi. Anche perché all'arrivo a Coverciano disse: "Io vivo per la vittoria. In Nazionale chiamerò chi lo merita, voglio solo grandi uomini, dentro e fuori dal campo". Il tutto, ovviamente, seguendo il mantra: "Non è che ti svegli alla mattina e dici: oggi vinco. C'è un percorso da rispettare e non ci sono scorciatoie". Senza dimenticare: "Voglio continuare a crescere, a stupire me stesso e gli altri. La Juventus non è un punto di arrivo. Tutto per me è un punto di partenza". Ricordandosi sempre che "Più vai in vetta e più sono forti le folate di vento".

Siamo certi però che dimenticherà in fretta quelle pronunciate sulle Juventus: "Chi affronta la Juve fa sempre la partita della vita. Per noi è normale amministrazione" e "La Juve l'ho lasciata antipatica e l'ho trovata simpatica. Voglio che torni antipatica presto. Io se perdo muoio".

Anche perché non si abbinano ai colori dell'Inter.

Commenti