Antonio Conte non riesce a nascondere la delusione: «La partita era chiusa, eravamo padroni del campo in tutto e per tutto e abbiamo avuto due grandi occasioni con Asamoah e Marchisio per chiuderla e poi è successo qualcosa di imponderabile. In 10 minuti abbiamo rovinato una partita che stavamo dominando e sono stati davvero 10 minuti da incubo, mi auguro ci serva di esperienza». Poi allarga le braccia sconsolato: «Ma questo è il calcio e quest'anno ci capita di prendere gol rocamboleschi. Dobbiamo lavorare, lo ripeto dall'inizio della stagione, sarà difficilissimo provare a confermarci per il terzo anno consecutivo, occorre dare il 110 per cento». Qualche dubbio però l'ha sulla impenetrabilità della sua difesa: «Questa è stata una gara a sè e c'è grande rammarico da parte nostra. L'anno scorso avevamo sofferto di più e avevamo pareggiato, stavolta fino al 70' non c'era partita». Mercoledì c'è il Real: «Non credo che la squadra pensasse già agli spagnoli. Eravamo in un ambiente caldo, non deve succedere». E su Giovinco: «Non è il quinto attaccante, per due settimane non si è allenato e con Vucinic e Quagliarella infortunati è andato in panchina grazie agli antidolorifici».
Ben diverso l'umore di Vincenzo Montella: «È una delle mie più grandi soddisfazioni, è difficile fare gol alla Juve, fargliene quattro in 15' è straordinariamente bello.
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