Conte e Ventura: la sfida degli utili muti

Mai visto: dal Trap a Radice, Giagnoni, Capello, Scoglio. Il bianconero costretto a parlare in coppa da Uefa e sponsor

Conte e Ventura: la sfida degli utili muti

Torino - A fine anni '80 un famoso spot televisivo proponeva dolcemente lo slogan «silenzio, parla Agnesi». Una famosa marca di pasta, per chi non lo ricordasse. Ecco: alla vigilia del derby di Torino, il silenzio è invece regnato sovrano da parte dei due allenatori. A memoria, non si ricorda nulla di questo genere né in Italia, né altrove: né quest'anno né mai. Zitto Antonio Conte, zitto Giampiero Ventura. E zitta anche la Lega Calcio, alla quale evidentemente basta che i tecnici si presentino ai microfoni di Sky nel post partita: lì, essendoci contratti da onorare, sono obbligati. Il giorno prima, invece, ognuno può fare quello che vuole e nessuno ha il potere o la credibilità per (quanto meno) suggerire ai propri dipendenti che sarebbe una questione di rispetto nei confronti di tifosi e giornalisti presentarsi davanti a taccuini e microfoni.
E quindi: il tecnico del Toro non presenta la sfida della sua squadra dal 9 novembre, vigilia della trasferta di Cagliari quando ebbe da ridire per un articolo uscito in settimana che evidentemente non gli era garbato più di tanto. Il mutismo di Conte risale invece al 16 gennaio, quando alcune sue affermazioni circa il mercato di Napoli e Roma furono secondo lui "strumentalizzate": da quel giorno, l'unica vigilia che lo ha visto proferire verbo è stata quella del match di Europa League contro il Trabzonspor. Per la serie: la Uefa avrà tanti difetti, ma su certi appuntamenti e consuetudini non si sgarra, anche perché gli sponsor si arrabbierebbero.
Il derby tra Juventus e Torino non merita invece che i comandanti delle due truppe aprano bocca: mai si erano sognati di svicolare Trapattoni e Radice, Giagnoni e Capello, Scoglio e Maifredi, Camolese e Marchesi eccetera eccetera. Invece, nell'anno di grazia 2014, il silenzio. Preceduto appena da un paio di frasi pronunciate a riguardo dai due tecnici nei più recenti posta partita: «Incontreremo la squadra in assoluto più forte del campionato, meno ci pensiamo meglio è - aveva detto Ventura domenica scorsa dopo avere battuto il Verona -. Ci sono diversità di valori, ma noi proveremo a dimostrare che davvero il derby è una partita a sé».

«Il Toro sta bene e forse non è mai stato meglio, ha la mente sgombra ed è vicinissimo alla salvezza - le frasi di Conte pronunciate giovedì sera -. Confido però nei miei calciatori e nella voglia dei tifosi di trascinarci oltre l'ostacolo». Applausi.

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