Conte tra incubo e sogno Il giorno del giudizio e dei 30

Oggi la sentenza del processo di Cremona per il Ct dell'Italia che in giornata darà la lista allargata per lo stage pre-europeo

Conte tra incubo e sogno Il giorno del giudizio e dei 30

Il fischio d'inizio dell'avventura europea degli azzurri sarà fra 28 giorni, ma oggi potrebbe arrivare quello finale nell'iter giudiziario di Antonio Conte. A Cremona il gup Pierpaolo Beluzzi emetterà il dispositivo con i verdetti sui riti abbreviati (uno dei casi è proprio quello del ct), i rinvii a giudizio e i patteggiamenti del processo sul calcioscommesse. Più o meno nelle stesse ore, Conte comunicherà il listone allargato di 30 (o quasi) giocatori che da mercoledì 18 e per tre giorni lavoreranno a Coverciano a caccia di un posto - circa una decina le maglie ancora a disposizione - per la trasferta in Francia.

La sentenza di Cremona libererà di un peso enorme il futuro tecnico del Chelsea. Fiducioso, così come i suoi avvocati Arata e Cammarata, che tutto si concluda con un'assoluzione nonostante la richiesta del pm Di Martino di sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale e 8.000 euro di multa per l'accusa di frode sportiva in relazione alla gara Albinoleffe-Siena del 29 maggio del 2011. Dall'allenatore, che si è sempre detto estraneo alla vicenda e che ai tempi era sulla panchina della squadra toscana, sarebbe venuto un sostanziale «benestare» alla combine dell'incontro. E nella richiesta di condanna, si fa riferimento ad accordi sottoscritti in Federcalcio nei quali è previsto che l'allenatore debba «salvaguardare la condotta morale dei calciatori» e sia obbligato a sorvegliare «affinchè i calciatori mantengano una condotta consona ai principi di lealtà e probità».

Un incubo durato anni, con una squalifica sportiva di quattro mesi già scontata tra settembre e dicembre 2012, che si chiuderà oggi. L'ipotesi di condanna sembra remota, ma nell'eventualità in cui la sentenza sia punitiva si creerebbe una situazione imbarazzante per Conte (che ha già firmato con il Chelsea per la prossima stagione, avendo annunciato il divorzio dalla Nazionale dopo gli Europei), per il club inglese che sborserà 20 milioni fino al 2019 (con il caso Terry più che mai aperto, visto che il capitano in scadenza di contratto non vuole lasciare Stamford Bridge nonostante i programmi di Conte siano diversi), e per la Figc, costretta ad andare in Francia con un ct condannato.

A quest'ipotesi Conte nemmeno pensa, come dimostra la serenità mostrata sabato sera a San Siro, dove insieme al team manager Oriali ha seguito Milan-Roma. Il ct è più preoccupato per la composizione della truppa dei 23 per l'Europeo, ecco perchè sarà importante la 72 ore di Coverciano. In cui Conte valuterà affidabilità, adattabilità tattica ai sistemi di gioco del ct (3-5-2 e 4-4-2 in particolare) e condizione fisica dei 30 convocati.

Già fuorigioco da tempo Balotelli e Giuseppe Rossi, esclusa una chiamata in extremis di Pirlo e Giovinco, sicura quella di De Rossi e Immobile e dei tre portieri Mirante, Padelli e Sportiello (uno di loro sarà in Francia con Buffon e Sirigu), possibile l'ingresso dei nomi nuovi dei torinisti Benassi, Belotti e Zappacosta e del laziale Cataldi, piccola speranza per il genoano Pavoletti (ieri in gol, il 13° in campionato, sotto gli occhi del vice di Conte Alessio), mentre Insigne - reduce da un bel campionato ma non l'ideale per gli schemi del ct - resta ancora in forse.

Considerati i forfait di Marchisio e Verratti, salgono le quotazioni di Jorginho che sarà tra gli osservati speciali dello stage insieme a Bernardeschi e Soriano. Di sicuro l'Europeo lo sognano ancora in tanti.

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