Conte lancia l'allarme «Il Siena fa soffrire tutti Voglio lo stadio-bolgia»

Torino Aspettando Napoli e il Napoli, tocca al Siena. Da ricevere oggi a Torino, con la fame dei tempi giusti «perché sono sicuro che ci faranno soffrire», ha avvisato ieri Conte. Però la Juventus non può sbagliare, altrimenti sai che arrabbiatura dovrà poi scaricare l'Antonio Furioso: undici punti nelle ultime sette partite (non) possono bastare per uno che fatica anche solo a pronunciare la parola “sconfitta”. Ecco: oggi, in uno Stadium esaurito e sotto una fitta nevicata che le previsioni annunciano fin dal mattino, Conte non ammetterà altro risultato che non sia la vittoria. E ieri ha tuonato manco fosse alla vigilia di una partita di Champions con l'ormai classico «voglio una bolgia, lo stadio non deve essere un teatro». Musica per le orecchie del tifoso, che poi aspetterà 24 ore per vedere all'opera il Napoli in quel di Udine: il duello è servito, l'antipasto del big match che andrà in scena venerdì al San Paolo va gustato in due giorni differenti e chissà chi ne beneficerà.
Una cosa è certa: oggi la Signora, battendo i toscani, salirebbe a più sette dalla truppa di Mazzarri e a quel punto la pressione sarebbe tutta sui rivali. «Il Siena non è il Real Madrid - ha aggiunto Conte - ma nelle ultime cinque partite ha subito tre gol, battuto l'Inter e la Lazio, pareggiato a Bologna e rischiato di strappare un punto anche a Udine. Ci aspettano tredici partite da giocare come fossero altrettante finali mondiali». Chiarissimo. Pure troppo. Però evidentemente Conte è consapevole che è arrivato il momento di ritrovare anche in campionato la Juve dei bei tempi. Subito. Senza aspettare il match del San Paolo e senza pensare troppo al turnover: Barzagli andrà in campo nonostante sia in diffida al pari di Chiellini (di nuovo tra i convocati dopo due mesi di assenza), Vidal (che ha recuperato da una botta alla caviglia, ma che potrebbe comunque lasciare spazio a Pogba), Pirlo e Matri, mentre Caceres è ko (schiena) e sarà sostituito da Peluso. Il rischio “giallo” insomma esiste, ma Conte non pare volerlo tenere troppo in conto contro una squadra che già lo scorso anno riuscì a imporre un inatteso alt alla Juve. «Iachini è bravissimo e il Siena è la conferma di quanto sia competitivo il nostro campionato: qualsiasi formazione europea andrebbe in difficoltà contro il Siena e non riuscirebbe a vincere con un punteggio tennistico. Ne approfitto per fare i complimenti a Milan, Inter e Lazio per quanto hanno fatto in settimana in Europa».
Teso. Concentrato. Alle prese con il solito dilemma attaccanti, anche. Giovinco (a secco da nove partite) potrebbe tornare titolare e fare coppia con Matri, ma gli altri non partono battuti e comunque fa strano pensare che un Signor Quasi Nessuno come Innocent Emeghara vanti una media realizzativa di gran lunga migliore dei suoi omologhi juventini: una rete ogni 69' (quattro in tre presenze) e scusate se è poco.

Di contro, in campionato Quagliarella la butta dentro ogni 112' ma non è nelle grazie del suo tecnico, Matri ogni 113', Vucinic ogni 219', Giovinco ogni 250' e Anelka manco quello. Vero che i numeri non dicono tutto, ma a volte aiutano e comunque «i tre punti contro il Siena valgono quanto i tre contro il Napoli». Quanto al “90” (la Paura), semmai dovranno averla gli avversari della Juve.

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