Le gambe pedalano per chiudere al meglio il campionato, ma la testa in casa Inter è già rivolta al mercato, dove serviranno 4-5 innesti di qualità per colmare il gap con la Juventus. Lo Scudetto resta il chiodo fisso nella testa di Antonio Conte, che intanto si gode la qualificazione Champions raggiunta con 4 turni d'anticipo e mette ora nel mirino il secondo posto. Un traguardo che nella Milano nerazzurra manca ormai da un decennio (l'ultima volta con Leonardo nel 2010/11).
Ecco perché stasera con la Fiorentina vietato sbagliare, con un occhio al futuro come ammesso dallo stesso Conte alla vigilia: «È giusto guardare la Juve, perché sta dominando da 9 anni. Sono i migliori e per migliorare dobbiamo guardare loro. Per quest'anno obiettivo centrato con l'ingresso in Champions». Tradotto: servono rinforzi per accorciare il -8 di questa stagione che è frutto soprattutto dei 2 scontri diretti persi contro i bianconeri. Proprio in quelle due sfide sono emersi i limiti interisti e la superiorità a livello d'organico dei Campioni d'Italia. Per interrompere l'egemonia juventina servono grandi colpi. Un mantra per Conte che lo ha ripetuto più volte negli ultimi mesi e si aspetta regali importanti da Suning nella prossima sessione di mercato. Tra i pali non ci saranno grossi cambiamenti: prolungamento fino al 2022 solo da annunciare per Handanovic, che avrà con vice il rientrante Radu (Parma) con il conseguente scalo di Padelli (rinnovo annuale) a terzo portiere. Dietro resta incerto il futuro di Skriniar (non incedibile dinanzi a offerte da almeno 60 milioni) e Godin (può partire), incedibile De Vrij, si cerca un difensore mancino specialista della difesa a tre da affiancare a Bastoni. In mezzo al campo previste parecchie novità: nel mirino due centrocampisti (Vidal e Tonali i preferiti) per rimpiazzare i partenti Vecino e Gagliardini. Lavori in corso per l'acquisto a titolo definitivo del rinato Sanchez (Manchester United). Caccia poi a un laterale mancino (Emerson Palmieri, Gosens e Marcos Alonso i nomi sul taccuino) e a un vice-Lukaku. Il preferito in tal senso è Edin Dzeko, che può lasciare la Roma per una cifra intorno ai 10-15 milioni di euro.
Sempre in casa giallorossa fari puntati su Nicolò Zaniolo, il cui feeling con Fonseca è ai minimi termini tra esclusioni diplomatiche e punzecchiature verbali. Sul gioiellino è già bagarre: il Tottenham prepara un'offerta da 50 milioni, mentre Paratici da tempo lavora a fari spenti per portarlo alla Juve (possibile operazione da 20-25 milioni più Bernardeschi). Una vicenda monitorata con attenzione, visto che vantano il 15% sulla vendita.
Un tesoretto da reinvestire o magari da scontare per riportare a casa il talento classe 1999. Riflessioni in corso. Nel frattempo c'è un secondo posto da blindare: il trampolino da cui sferrare l'assalto alla dittatura juventina.
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