Porte chiuse, aperte, semiaperte, ancora chiuse, anzi no: la partita Juventus-Milan è stata definitivamente annullata e rinviata a data da destinarsi. Al termine del vertice convocato da prefetto Palomba a cui hanno partecipato anche il Questore, il sindaco di Torino Chiara Appendino e alcuni dirigenti della Juventus si è deciso di posticipare la semifinale di ritorno di Coppa Italia in programma domani sera alle ore 20:45 all'Allianz Stadium, è questo quanto si apprende dall'Ansa.
Inizialmente sulla disputa del match non c'era alcun dubbio se non qualche restrizione ai tifosi residenti in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e delle province di Pesaro, Urbino e Savona ma invece non sarà così perché non si giocherà proprio. La scelta è stata presa dalle istituzioni a Roma dopo un'attenta e minuziosa valutazione del quadro generale dell’emergenza legata al coronavirus emerso soprattutto nelle ultime ore,in contatto con gli enti locali e dopo aver ascoltati i pareri delle autorità scientifiche.
Quando si recupera?
Sul possibile recupero non si sa ancora niente ma sembra difficile riuscire a incastrare un'altra partita in un calendario già molto incerto e fitto. Il Milan non partecipa alla coppe europee mentre la Juventus il 17 marzo giocherà il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Lione e solo un'eliminazione dei bianconeri dalla competizione metterebbe a disposizione alcune date, infrasettimanali, per poter recuperare in tempi celeri la sfida di ritorno delle semifinali di Coppa Italia. Resta da capire cosa ne sarà anche di Napoli-Inter in programma giovedì sera, ad oggi sembrerebbe tutto in regola ma il condizionale è d'obbligo soprattutto in questi ultimi tempi. Resta poi da capire cosa ne sarà del campionato dato che domani a Roma ci sarà la tanto attesa assemblea straordinaria che metterà nero su bianco cosa succederà da qui alle prossime settimane.
Rischio porte chiuse per 30 giorni?
Nella serata il Comitato tecnico scientifico ha inviato al ministero della Salute nuove raccomandazioni che potrebbero andare ad integrare quelle del 1 marzo e che sarebbero da adottare in tutto il Paese. Tra queste per quanto concerne lo sport c’è anche l'ipotesi di evitare per 30 giorni tutte le manifestazione, incluse quelle sportive, che comportino l'affollamento di troppe persone.
Gli eventi sportivi si dovrebbero comunque disputare, ma a porte chiuse e senza pubblico. Domani sarà già una giornata risolutiva per capire realmente cosa accadrà alle sfide di Serie A e non solo dato che il problema coronavirus riguarda tutta Europa e il mondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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