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Coronavirus, rinviato Gp in Thailandia: MotoGp slitta ad aprile

Anche il Gp in Thailandia, fissato per il 22 marzo, è stato ufficialmente rinviato. L'inizio della stagione slitta al 5 aprile negli Stati Uniti

Coronavirus, rinviato Gp in Thailandia: MotoGp slitta ad aprile

Il Gran Premio della Thailandia di MotoGP in programma il 22 marzo è stato ufficialmente rinviato a causa dell'epidemia di Coronavirus.

La MotoGp si ferma ufficialmente e l'inizio del Mondiale 2020 slitta di oltre un mese. Dopo la cancellazione del Gran Premio del Qatar, prima gara della stagione, che si sarebbe svolta l'8 marzo, arriva la medesima decisione anche per il Gp in Thailandia, fissato per il weekend del 22 marzo. Lo hanno comunicato attraverso una nota congiunta Fim, Irta e Dorna. La decisione conferma sostanzialmente la posizione del vicepremier thailandese e Ministro della Sanità Anutin Charnvirakul, che in mattinata aveva dichiarato: "Dobbiamo prima concentrarci sulla pandemia. Dobbiamo rimandare la gara fino a nuovo avviso. È nell'interesse del Paese e dei partecipanti".

Una decisione arrivata dunque a domino dopo il rinvio in Qatar di ieri. Una misura preventiva, alla stregua delle altre prese per gli altri eventi motoristici, già annullati o rinviati a causa del Covid-19, tra cui il Gp di Cina di Formula Uno in programma per il 19 aprile a Shanghai e un evento di campionato di Formula E in programma per il 21 marzo a Sanya, sull'isola cinese di Hainan. Dorna le ha tentate proprio tutte per evitare il rinvio della stagione su due ruote. L’idea era quella di organizzare un volo charter da Nizza che trasportasse direttamente a Doha tutto il personale italiano dei vari team, evitando la partenza da aeroporti nazionali. Ma la soluzione non ha convinto le autorità del paese arabo, intenzionate a sottoporre a quarantena obbligatoria chi ha soggiornato in Italia negli ultimi trenta giorni. La settimana scorsa, durante i test della top class, l'Irta aveva stilato una lista coi nomi di tutte le persone che lavorano nel paddock: non solo tecnici delle squadre e piloti, ma anche media e addetti vari. Si era tentato di ottenere una sorta di lasciapassare per mettesse al sicuro l’apertura della MotoGP.

Misure ritenute vane per il Qatar e ugualmente anche per la Thailandia, considerato ad alto rischio per la vicinanza alla Cina. Anche in questo caso si è preferito evitare che la macchina del Motomondiale andasse incontro a un weekend pericoloso per l’emergenza sanitaria. Al momento il Gp del Qatar è stato annullato e quindi non sarà corso mentre quello della Thailandia invece è stato annullato e fatto slittare ad altra data. Forse in autunno, forse a ottobre, ma al momento tutto è in standby. A questo punto la stagione 2020 scatterà solo il 5 aprile con il Gp degli Stati Uniti, ad Austin in Texas. Salvo anche in questo caso, nuovi cambiamenti di direzione. Da ieri, in effetti i collegamenti aerei fra gli Usa e l'Italia si sono ridotti per tentare di arginare il contagio, premessa purtroppo tuttaltro che positiva.

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