Ha usato ago e filo e non solo. Licia Ronzulli, ex europarlamentare di Forza Italia e fedelissima di Silvio Berlusconi, è stata il tramite dei 5 incontri tra il presidente del Milan e mister Bee e infine la diplomatica capace di rammendare il rapporto "strappato" nel mese di maggio.
Ci racconta com'è riuscita?
«Ho usato una delle tante lezioni apprese alla scuola del Dottore (così chiama Berlusconi, ndr). Appena ho capito che mister Bee era sempre molto interessato al Milan e che stava preparando un piano di marketing in Asia che sarebbe piaciuto, gli ho consigliato di rompere gli indugi, mettere da parte le fredde comunicazioni via mail e venire in Italia per un incontro face to face il presidente».
Con qualche accortezza in più rispetto alla prima volta…
«Nessuno ha saputo del suo arrivo, nessuno ha saputo in anticipo dell'albergo prenotato e l'incontro è avvenuto al riparo dai media. Una semplice visita di cortesia e di congedo tra i due è diventata la notte giusta perché mister Bee ha tirato fuori le due carte vincenti: il piano marketing e la quotazione in borsa. Così è ripartito il treno».
Molti commentatori continuano a immaginare che dietro l'imponente valutazione ci sia un patto per salire in maggioranza a breve scadenza…
«Non esiste alcun patto o clausola: né ora né mai Berlusconi cederà il controllo della società. È stato uno dei pilastri dell'intesa perché nel precedente summit mister Bee aveva ipotizzato l'acquisto del 51% con Fininvest al 49%. È stato il Dottore l'autore di questo clamoroso risultato che di fatto ha anche spazzato via tutta una serie di "castronerie" lette e scritte su questo negoziato».
A proposito: si continua a leggere di Cannavaro nel board rossonero. È così?
«Assolutamente no. Le cito un particolare: giovedì quando mister Bee ha raccontato dell'incontro con Cannavaro che è un suo amico impegnato nella lega delle vecchie glorie, nemmeno sapeva dell'esonero avvenuto qualche ora prima in Cina. La notizia gli è stata data da un manager di Fininvest presente ad Arcore. E così per Paolo Maldini».
C'è stato un momento in cui l'affare ha rischiato di saltare?
«Quando mister Bee si
è chiuso in una sala per discutere con i suoi tecnici di un dettaglio relativo a una quota dell'operazione e ritardava il suo sì, sono entrata e gli ho detto... Mi spiace, ma cosa ho detto rimarrà per sempre un segreto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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