Il virus, per ora, ha dato ragione a Donald Trump: le Olimpiadi non devono cominciare. Si è fermata la torcia olimpica, un simbolo, un'idea, forse il segnale che il nemico dell'uomo è superiore alla volontà dell'uomo. I giapponesi insistono: Tokyo 2020 si farà. Ma intanto la torcia resta come un cerino fra le mani, in attesa di vedere se le mani si bruceranno. Il comitato greco ha avviato la corsa giovedì con una cerimonia sfuocata dal momento: accensione davanti ad appena 100 ospiti in nome delle porte chiuse al pubblico che, da Los Angeles 1984, era abituato a godersi lo spettacolo seduto fra i prati delle colonne di Olimpia. La torcia avrebbe vagato 7 giorni per la Grecia, prima di venir consegnata agli organizzatori giapponesi. Però il popolo pigiato lungo il percorso ha convinto il Cio. E coronavirus ha detto stop: come un Big Ben. Ma guarda la storia come si diverte: la torcia si è fermata a Sparta. La storia, appunto, ha un valore e ne avrà in futuro quando verrà ricordato questo momento accomunandolo al punto di partenza. L'idea, infatti, nacque per convincere Adolf Hitler, un'altra calamità dell'umanità, ad accettare i Giochi di Berlino 1936. Per il Fuhrer si trattava «di un indegno festival dominato dagli ebrei». Karl Diem, segretario del comitato organizzatore, gli fece invece intravedere la grandiosità attraverso manifestazioni di propaganda. Una di queste, appunto, la staffetta del fuoco olimpico: 3075 corridori percorsero un chilometro a testa attraverso Grecia, Bulgaria, Jugoslavia, Ungheria, Austria, Cecoslovacchia e Germania. Come vedete anche la geografia delineava un pensiero. Fu un successo e l'idea non venne abbandonata neppure nella problematica Olimpiade post bellica di Londra '48. Per la prima volta il simbolo toccò l'Italia, a Bari, e venne trasportata da atleti militari al confine svizzero.
Il mezzofondista inglese John Mark, da molti scambiato per Filippo di Edimburgo, si incaricò dell'accensione. Ecco la morale: non ci fu guerra o Fuhrer a fermare la corsa della torcia. Stavolta, invece, è bastato un virus per sconfiggere tutti.
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