Si è caricato letteralmente sulle spalle l'Inter. Perché Mauro Icardi ha le spalle larghe come quelle di Zlatan Ibrahimovic. Luciano Spalletti dixit alla vigilia del derby. Un paragone che ha toccato i tasti giusti per caricare il suo capitano. Triplice conferma i tre gol. Ma l'allenatore nerazzurro nella notte da sogno ha alzato ancora l'asticella: «Se ha ancora un po' di disponibilità in più diventa un carrarmato. Lui è convinto che andando dietro la linea difensiva si prenda vantaggio, ma se si abbassa diventa il più forte nell'aggredire lo spazio creato. Poi ha quella personalità...».
In quattro campionati e poco più ha già fatto il giro dell'Inter in ottanta gol. Domenica ha rimesso a posto anche la contabilità nel derby che fino a lì contava un gol in nove presenze. Nella notte in cui ha risposto alla grande anche all'invito della curva: «Fai goal, fallo per la Nord». Tre messaggi a quello spicchio di stadio che un anno fa esatto lo invitava a togliersi la fascia dopo un passaggio polemico nella sua autobiografia, quegli stessi tifosi che appena un mese fa invitavano ancora il popolo nerazzurro all'indifferenza nei confronti del capitano. Ma lui ha le spalle larghe.
Ai giornalisti cinesi sabato aveva detto che non gli interessava segnare ma che vincesse l'Inter. Ma ai compagni nelle stesse ore aveva promesso proprio tre gol. Spalletti in tempi non sospetti l'aveva definito serpentesco, ora per lui Mauro è un carrarmato. Un'evoluzione di pari passo con quella della squadra. Il vecchio e il nuovo. Perché l'Inter seconda della classe che sabato va a giocarsi il primato in casa del Napoli è frutto di un'estate morigerata sul mercato, passata a ingoiare i colpi a ripetizione e le prese in giro dei cugini. Nel derby i titolari nuovi erano Skriniar, Vecino e Borja Valero. Tra i migliori in una squadra in cui la vera novità è Luciano Spalletti. Che sta vincendo la sua scommessa a partire da quel concetto di appartenenza che sta inculcando ai giocatori e di questo passo Suning a gennaio potrebbe regalargli il famigerato centrocampista assaltatore. Intanto l'Inter è diventata squadra. È così che poi si esaltano le individualità e ci si regala notti da sogno. Icardi è andato a letto con il pallone, Wanda Nara ha augurato via Instagram la buona notte vestita con un paio di jeans. Spalletti ha lasciato San Siro parlando del rigore di Icardi come di «uno spettacolo da godere, come altre cose...».
L'Inter riscopre l'amore.
Il giorno dopo Moratti torna a parlare di scudetto, Tronchetti Provera di pazza Inter. Sabato si va a Napoli, dove i nerazzurri non vincono da vent'anni. A casa Maradona arriva il carrarmato Icardi che con Diego ha qualche conto in sospeso.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.