''L'ultimo scudetto è nostro'' lo afferma con grande convinzione Aurelio De Laurentiis, dichiarazione, che rischia di gettare nuova benzina sul fuoco dopo le roventi polemiche a fine campionato scorso.
Il traguardo dei 70 anni da festeggiare di cui 15 al timone del Napoli, De Laurentiis ha concesso un'intervista al Corriere dello Sport, dichiarandosi fiero dei risultati raggiunti: ''A parte l'epoca di Maradona, mai il Napoli ha avuto un ruolo internazionale così autorevole: il nostro status è evidente''.
L'unico neo lo scudetto sfumato lo scorso anno, un rimpianto mai sopito, su cui il patron partenopeo punzecchia ancora la Juventus: ''Moralmente lo abbiamo vinto noi, grazie ad un gioco meraviglioso e unanimamente riconosciuto. So che quel titolo è nostro. Ma so anche che nel calcio esistono agenti esterni - non calciatori e allenatori - che finiscono per essere condizionanti: e quando questi fattori verranno sconfitti e si potrà parlare di credibilità, allora certe cose non accadranno''.
Confessa un sogno di mercato, il ritorno di Fabio Quagliarella, il bomber di Castellammare di Stabia, che lasciò Napoli per il noto caso di stalking: ''Meriterebbe questa occasione. Non penso sia una questione economica né per noi e neanche per lui, ma una soluzione romantica per chiudere la propria carriera in quella Napoli che lui, per quello che è successo, non ha potuto vivere come avrebbe voluto, gioiosamente''.
Infine un retroscena: ''Giorni fa mi si è avvicinato un signore con fare amichevole ma anche circospetto.
Sai, Aurelio, ho la possibilità di presentarti un acquirente che avrebbe intenzione di offrire 900 milioni di euro. Ho sorriso e gli ho ribadito che il Napoli non è in vendita. Qui c'è soltanto bisogno di un uomo con la capacità di tenere la rotta giusta".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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