Dea, festa ad Anfield. Ma non è una gita

La banda Gasp cerca l'impresa nel tempio del calcio. Però ora è una big

Dea, festa ad Anfield. Ma non è una gita

L'Atalanta ad Anfield e il rimpianto di non poterci essere. A Bergamo, tra la tifoseria, c'è anche qualcuno che si è un po' montato la testa e ha sparato su Gasperini, reo di non aver trovato una soluzione per battere lo Spezia, ma la gran parte dei nerazzurri pensa a quello che sarebbe potuto essere oggi e invece non si potrà fare.

La maledetta pandemia ha portato via ai bergamaschi anche questa soddisfazione: la possibilità di accompagnare la Dea nella trasferta più bella, sorprendente e romantica della sua lunga storia. L'Atalanta ad Anfield Road, chi l'avrebbe mai detto? Eppure i Gasperini boys sono qui, a scrivere la storia, perché comunque finisca l'avventura a Liverpool stasera sarà una notte indimenticabile.

Il Liverpool ha segnato la storia di tutte le grandi squadre italiane: Inter, Juve, Milan, Roma, persino del Genoa che è stata la prima delle nostre squadre a passare a sorpresa da queste parti nel '92 in coppa Uefa. Ad Anfield in Champions ha vinto solo la Fiorentina di Prandelli undici anni fa grazie ai gol di Jorgensen e Gilardino; Inter e Juve vi hanno sempre perso, il Milan addirittura non ci ha mai giocato, perché ha trovato i Reds solo in due memorabili finali.

Adesso è l'Atalanta di Gasperini che cerca l'impresa impossibile, resa ancora più improbabile dallo 0-5 subito in casa nella gara della prima fase del girone, in una serata in cui per tutta Bergamo ha avuto voglia di spegnere la tv.

Eppure i nerazzurri sperano che questa possa essere anche la partita della svolta, come lo fu la quarta giornata di Champions dello scorso anno, quando, proprio pareggiando a San Siro contro un'altra inglese, il Manchester City di Guardiola, l'Atalanta cominciò a scrivere l'incredibile rimonta in classifica e la grande avventura che finì soltanto nei minuti di recupero dei quarti di finale della passata edizione contro il Psg delle stelle.

La trasferta di Liverpool è partita con qualche imprevisto (volo ritardato per motivi tecnici e rifinitura ad Anfield annullata) e con qualche assenza di troppo (Depaoli, Caldara, Pasalic e Malinovskyi), anche se Gasp ritrova Gollini tra i pali, Gosens sulla fascia e De Roon in mezzo al campo.

Pure Klopp fa la conta degli indisponibili e mette sul piatto campioni di livello del calibro di Van Dijk, Alexander-Arnold, Gomez, Fabinho, Oxlade-Chamberlain e Thiago Alcantara, ma certo chi poi recupera Salah, guarito dal Covid e tornato a disposizione, e dispone là davanti di gente come Manè, Firmino e Diogo Jota può dormire sonni tranquilli. Alla Dea il difficile compito di turbarli.

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