Depressi, rotti e litigiosi. I big match per superare il caos post Nazionale

Azzurri malconci e polemiche fra club. E domani Lazio-Juve e Viola-Milan. Domenica Inter-Napoli

Depressi, rotti e litigiosi. I big match per superare il caos post Nazionale

Rotti, depressi e litigiosi. Dopo la terza sosta per nazionali e accidenti diffusi, con la pessima notizia del necessario ricorso allo spareggio di marzo per guadagnare il mondiale in Qatar 2022, ecco che torna sua eccellenza il campionato che ridisegna aspettative, speranze e propositi secondo classico copione. Si parte sabato sera con Lazio-Juve e Fiorentina-Milan per poi passare a Inter-Napoli di domenica tardo pomeriggio e chiudere infine lunedì sera con Torino-Udinese.

Anche questa volta, come nei due precedenti, tocca ai medici e ai preparatori fare la formazione: gli allenatori possono solo controfirmare perché infortuni e stanchezza sono competenza dello staff sanitario. Sarri può sorridere a metà: restano fuori Immobile (sul polpaccio non si rischia) e Marusic (covid), recuperato invece Pedro, probabile centravanti a sorpresa contro la Juve rassicurata ieri sera - dopo i controlli - dallo stesso Dybala («sto bene»). Sollievo pure per Mourinho atteso al varco dal debutto di Sheva sulla panchina del Grifone perché Pellegrini (assente in Nazionale) e Kumbulla possono mettersi in viaggio per Marassi. Mastica amaro Simone Inzaghi: De Vrij e Sanchez sono le perdite da sosta, il Napoli solo Ounas, tornato con un acciacco. Per fortuna di Spalletti - atteso a San Siro da un'accoglienza favorevole - non è un titolarissimo: lui punta su Politano, uno di quelli che a marzo può tornare utile per Mancini. Pioli deve fare a meno di Calabria e non può certo lamentarsi perché Italiano deve inventarsi una difesa a causa delle squalifiche di Milenkovic e Quarta più l'insulto muscolare di Nastasic.

La depressione post Belfast si coglie ovunque aggiunta alla preoccupazione che di solito accompagna il turno successivo alla sosta: Allegri pagò dazio a Napoli, per esempio e questa volta basta fare un raffronto uomo per uomo tra Juve e Lazio per capire che 8 possibili titolari della Lazio hanno giocato 0 minuti durante l'interruzione. Al contrario della Juve che troverà riposate solo le seconde e terze linee.

Adesso tireremo dritti fino a Natale e sarà un'altra mini-maratona visto che da martedì della prossima settimana torneranno anche le coppe. Altri viaggi, altre scorie, altri risultati da guadagnare prima che arrivi Sant'Ambrogio quando si chiuderà il girone di qualificazione della Champions. I litigi, per chiudere, nel nostro calcio dove governare la lega di serie A è come pretendere di addomesticare le tribù in Libia. Persino sugli infortuni ha avuto da dire Lotito, presidente della Lazio, in guerra dichiarata con Gravina, presidente della federcalcio. A proposito di Immobile, naturalmente, con dura replica di Gianluca Vialli: «Ingiusto e scorretto mettere in dubbio lo staff medico della Nazionale».

Figuriamoci quel che accadrà se la Salernitana - in rispetto alle norme in vigore - non dovesse essere ceduta entro la scadenza di gennaio. Fanno tutti finta di niente ma si prepara un altro bel polverone. Che mal si addice alle esigenze del movimento di recuperare appeal e credibilità.

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