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Detti, Fede, Quadarella & C.L'Italia è pronta a luccicare

Subito il livornese nei 400 sl. Senza Ledecky, chance per la Pellegrini nei 200. Ma li farà? E Simona...

Detti, Fede, Quadarella & C.L'Italia è pronta a luccicare

Pronti, partenza e via da questa notte alla campagna d'Oriente dell'Italnuoto, nuova superpotenza delle piscine. Reduce dalle ventidue medaglie agli ultimi Europei di Glasgow, la Nazionale dei costumi e degli occhialini è pronta a tuffarsi in una nuova avventura, ad Hangzhou, in Cina, sede questa settimana dei Mondiali di vasca corta. La testa di Pellegrini, Paltrinieri e compagni, a dire il vero, è già proiettata all'appuntamento clou della stagione, i Campionati del Mondo in lunga a Gwangju, in Corea del Sud, dell'estate 2019 e, ovviamente, anche ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020; ciononostante la Nazionale delle bracciate ha deciso di presentarsi con tutte le sue punte alla rassegna iridata.

Ad Hangzhou, una delle sette antiche capitali cinesi, ci ha pensato la neve ad accogliere i nostri atleti. Un clima gelido come quello di due anni fa a Windsor, Canada, l'ultimo Mondiale disputato nella vasca da 25 metri. Allora gli azzurri dell'Italnuoto, che in Nordamerica si erano presentati a ranghi ridotti, tornarono a casa con un solo oro. Ma un oro storico, un titolo meraviglioso, quello di Federica Pellegrini, lei che scottata dal quarto posto di Rio e quindi indecisa se smettere o continuare, fu capace di risorgere come l'araba fenice, e riuscì a vincere l'unica medaglia che le mancava, ossia l'oro iridato in corta, preludio di quello che avrebbe poi conquistato l'estate seguente a Budapest in vasca lunga. Due inverni più tardi, lei, Fede, è ancora lì, pronta a dare battaglia alle giovani. Seppure con un dubbio amletico che la assale e che lascia in suspense tutta Italia: farà gli amati 200 stile libero sì o no?

Ma in questo momento il movimento scoppia di salute tant'è che già nella prima giornata di gare, come di solito si verifica nelle super potenze di una disciplina sportiva, l'Italnuoto ha davvero grosse chance di finire sul podio iridato. Tornerà dopo l'infortunio alla spalla e dopo aver saltato la trasferta di Glasgow Gabriele Detti, all'opera nei 400 stile, che poi è la prima finale della manifestazione, gara della quale il livornese è bronzo olimpico e mondiale in carica. Ci sarà anche la veneta e compagna di allenamenti ad Ostia Ilaria Cusinato, già argento continentale in estate nei 400 misti. E scenderanno da subito in acqua pure i bolidi della 4x100 stile, guidati dal nuovo re europeo della velocità, il torinese Alessandro Miressi, dall'alto dei suoi 2,03 metri di altezza. Ma i riflettori saranno puntati pure su Santo Condorelli, oriundo della velocità - pure un quarto posto a Rio 2016 -, che ha lasciato il Canada per il Belpaese. Non mancherà nemmeno la nuova regina dello stile libero, la romana Simona Quadarella, dopo la tripletta d'oro 400-800-1500 agli Europei di Glasgow e in acqua da mercoledì negli 800 stile, in una distanza dove non ci sarà l'imbattibile Ledecky (assente in Cina). E non mancheranno Piero Codia, nei 100 farfalla e anche lui in vasca il mercoledì, e Margherita Panziera, impegnata nei 200 dorso al giovedì, tutti e due reduci da un splendido quanto inaspettato oro continentale. Così come i ranisti Fabio Scozzoli e il giovane Nicolò Martinenghi, quest'ultimo al rientro dopo l'infortunio. Dovremo aspettare fino a sabato, invece, prima di rivedere in acqua Gregorio Paltrinieri: il carpigiano, che nei 1500 stile detiene il record del mondo, potrebbe ritrovarsi a duellare con il beniamino di casa e anche tanto discusso, per le note vicende di doping, Sun Yang.

Insomma, ad Hangzhou oltre alla neve si prevedono pure scintille.

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