Il Diavolo vira a destra e dipende più da Leao

Il Diavolo vira a destra e dipende più da Leao
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di Franco Ordine

Non deve stupire quel che Stefano Pioli ha spiegato e raccontato sul conto del primo Milan della stagione nella notte tropicale (per il caldo) di Bologna. Non deve stupire perché l'uomo è pronto ad assumersi responsabilità ben più impegnative sulle scelte dell'attuale mercato rossonero e di conseguenza a promettere, per l'immediato futuro del torneo, ci toglieremo molte soddisfazioni». Fin dove arrivino queste soddisfazioni è presto per identificarle ma di sicuro a fare meglio, in campionato, rispetto al quinto posto effettivo (diventato quarto per la penalizzazione della Juve) del precedente torneo. Pioli lo fa declinando anche uno dei criteri applicati nella sessione estiva di calcio-mercato che qualche mugugno ha procurato anche sul fronte interno della tifoseria. E cioè l'esigenza di liberare lo spogliatoio di Milanello da coloro che «il martedì sapevano di non poter giocare la domenica». Che vuol dire anche rivisitare, a poche settimane di distanza, quel che non ha funzionato alcuni mesi prima. Ogni riferimento ai famosi fuori lista di Rebic, Origi & C. è scontato. Questo significa che tecnico e manager di prima linea (Furlani-Moncada) hanno le idee chiare sui difetti da eliminare e sulla cifra tecnica complessiva da arricchire. Che sia quasi tutto nuovo nel Milan di Bologna a dispetto dei soli tre innesti iniziali è documentato anche dalla nuova tendenza offensiva legittimata dalla presenza, sulla corsia di destra, dell'estro di Pulisic, l'americano del Chelsea che ha ritrovato, con Giroud, suo sodale ai tempi di Londra, una istintiva intesa (la trama del secondo gol ne è una plastica conferma).

Da questo cambiamento si deduce che il nuovo Milan di Pioli non è Leao dipendente e soprattutto non attacca soltanto a sinistra sul binario collaudato formato da Leao-Theo Hernandez. Può farlo anche a destra e con profitto come si è capito in occasione dei due sigilli bolognesi e di qualche altra scorribanda.

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