Diego Lopez al Milan, Spagna con le porte aperte

Fino a pochi mesi fa Atletico, Real e Barcellona, in rigoroso ordine di classifica, potevano contare su porte pressochè blindate. Presidiate da sentinelle di indiscusso valore come Courtois, Casillas e Valdez. Il mercato e la complicita' di alcune infelici congiunture astrali, hanno creato in poche settimane un terremoto dal quale sembra difficile venirne fuori senza qualche decisione traumatica. Il pessimo mondiale di Casillas (ieri attaccato persino dal compagno Arbeloa con un tweet di pessimo gusto) aveva indotto la dirigenza del Real a cercare un elemento di maggior garanzia, individuato nella rivelazione della Costa Rica Keylor Navas. Ancelotti non sa a chi dei due affiderà la maglia da titolare nella Liga perché nel frattempo Iker è tornato a offrire garanzie. I dubbi per Carletto potevano coinvolgere anche Diego Lopez, autorevole ricambio dell'ex campione del mondo nella scorsa stagione, che però da ieri è approdato definitivamente al Milan, regalo di compleanno per Pippo Inzaghi che incassa e ringrazia: «L'arrivo di Diego Lopez - dice l'allenatore - è molto importante, è un portiere di esperienza, va a migliorare la nostra rosa. Cambiano le prospettive? Questo lo dirà solo il campo, noi dobbiamo continuare a lavorare». Limato l'ingaggio, sceso da 4 milioni a 2,5, (Galliani e il Real avevano già un'intesa a costo zero), ha pesato la decisione del giocatore del Real Madrid, che ha scelto il Milan, rifiutando le proposte di Liverpool, Arsenal e Monaco.

A Montecarlo sarebbe dovuto andare anche Valdez, alla ricerca di nuovi stimoli dopo i trionfi catalani. L'ex del Barca pero' non ha superato le visite mediche e si sta allenando al Bayern, dall'ex "maestro" Guardiola, dove però come rincalzo del colosso Neuer hanno già preso Reina. E a proposito di tedeschi Luis Enrique se n'e' trovato uno a Barcellona, Marc Ter Stegen, voluto dal suo predecessore Martino, ma snobbato in nazionale da Löw per le colossali papere collezionate al Borussia Mönchengladbach. Il nuovo tecnico ha chiesto e ottenuto dalla Real Sociedad il cileno Claudio Bravo, di cognome ma non di fatto, almeno sotto l'aspetto del rendimento, vista anche la papera che ha spianato la strada al Napoli nell'ultima amichevole. Non e' da escludere che tra i due litiganti possa godere Tim Krul, il pararigori olandese finito sul taccuino del ds Zubizarreta.

Anche Simeone all'Atletico Madrid ha le sue belle gatte da pelare. Il Cholo sapeva che sostituire il talentuoso belga Courtois, rientrato al Chelsea per fine prestito, sarebbe stata un'impresa, ma sperava in qualche sforzo della società.

E invece in una doppia operazione quasi a costo zero sono arrivati Miguel Angel Moya, rottamato da Valencia e Getafe, e lo sloveno Jan Oblak, rincalzo nel Benfica. E dicono che Simeone stia guardando al portiere della seconda squadra...

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