La differenza è nella testa I campioni senza autostima

La differenza è nella testa I campioni senza autostima

Si stacca l'Inter, affaticata e senza idee, tengono il passo Milan e Napoli contro avversari non semplici. Stanno bene di testa, al di là del risultato, le squadre di Pioli e Spalletti, la trasferta tosta di Cagliari e la partita contro l'Udinese non sono state agevoli, alla fine hanno prevalso la qualità di alcune giocate e uno stato mentale più sereno che invece è il segnale di fumo grigio che sta avvolgendo l'Inter.

Il gruppo nerazzurro non riesce ancora a ritrovare se stesso, l'uscita dalla coppa a testa alta con la vittoria inutile ad Anfield ha ridotto l'autostima ai campioni d'Italia. Il pari con la Fiorentina va oltre i meriti effettivi di gioco offerti dall'Inter, l'alibi Brozovic non può nascondere la fatica di alcuni, come i due azzurri Bastoni e Barella, i più giovani della comitiva. Ma si ripresenta il problema dei due attaccanti? Pochissimo, quasi nulla, ha fatto Dzeko sbagliando palloni elementari, Lautaro vive di astuzie sudamericane come nell'episodio del rigore, prima accordato e poi giustamente annullato dal modesto Chiffi che non si era accorto della mano del diablo del toro non ammonendolo nemmeno dopo la video assistenza.

Inzaghi è il nuovo mister X, settimo pareggio nelle ultime sette gare, in attesa di sapere quando andrà in onda la soap opera del recupero contro il Bologna, il risultato di San Siro significa che il Napoli si è staccato di tre punti grazie a un grandioso Osimhen che ribadisce l'importanza del centravanti, ruolo smarrito nel guardiolismo imperante e invece rilanciato dal nigeriano, come da Vlahovic e Abraham, insieme con Zapata purtroppo fuori gioco e da Ciro Immobile.

I due gol di Osimhen hanno tolto dagli affanni il Napoli ma l'espulsione di Pablo Mari resta uno dei misteri dei nostri arbitri, com era accaduto venerdì sera con la seconda ammonizione a Oestigard.

Oggi ultimo giro con la Juventus del livornese onesto intellettuale per riscattare, contro la Salernitana, la mortificazione di Champions. E poi derby di Roma più importante per i tifosi che per i due allenatori. Da domani fine delle beghe condominiali, pronti i tricolori. Vediamo di non farci riconoscere un'altra volta.

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