I protagonisti di una domenica di metà giugno sono stati due: Maurizio Sarri e Federico Chiesa. Il primo ha firmato un triennale con la Juventus, il secondo ha firmato una doppietta nell'esordio dell'Under 21 all'Europeo di categoria. Entrambe le storie si intrecciano con la Signora. Viene facile immaginare che la prima partita di pallone che Sarri ha visto da allenatore della Juventus, sia stata Italia-Spagna. Un osservato speciale su tutti. Federico Chiesa. Promesso bianconero, in quella che fu la Fiorentina dei Della Valle.
L'ala viola al Dall'Ara pensa bene di prendere per mano gli azzurrini di Di Biagio e ribaltare le Furie Rosse con una doppietta. Inconsapevole che questi due gol siano un altro intoppo nella strada che lo dovrebbe portare a Torino. Non solo perché i settanta milioni del cartellino potrebbero subire movimenti al rialzo, complice l'intromissione di interessi stranieri. Ma potrebbero irrigidire ancora di più il neo patron viola, Rocco Commisso. Se già era difficile immaginare che il magnate italo-americano si potesse presentare vendendo, ora sarebbe un azzardo. L'ha anche fatto capire nelle sue prime parole da presidente. C'è un piccolo particolare, Chiesa ha già accettato l'offerta della Juventus da cinque milioni a stagione più bonus. L'anno scorso con la Fiorentina aveva firmato un rinnovo da dieci milioni di euro in cinque anni, una media di due all'anno. Il suo contratto scade nel 2022, Commisso potrebbe proporgli un rinnovo, oppure tenerlo a prescindere, per poi riparlarne tra un anno.
Tutto a questo punto dipende dalla volontà del giocatore, se avrà o meno il coraggio di chiedere la cessione. Di essere il tassello della nuova Juventus di Sarri. Chiesa sarebbe micidiale nel 4-3-3 che è diventato il marchio di fabbrica dell'ex tecnico di Napoli e Chelsea. Anche se l'ipotesi del trequartista con cui si è imposto in serie A nell'Empoli, è un'alternativa più che valida. E darebbe un senso alla sponsorizzazione da parte di Cristiano Ronaldo per James Rodriguez. A quel punto l'inidiziato numero uno a vestire i panni del partner d'attacco di CR7, diventerebbe Mauro Icardi. Sempre che la Juventus non decida di trattenere a Torino Gonzalo Higuain, di ritorno da un anno in prestito tra Milan e Chelsea. Il Pipita deve anche ritrovare il feeling con Sarri, ma la sua scelta avrebbe anche un senso. Perché la Juventus deve fare prima di tutto mercato in uscita, per poi pensare in grande in entrata. L'indiziato numero uno a cambiare aria è Cancelo, l'accordo con il City potrebbe essere a un passo: non si parla di sessanta milioni, ma di qualcosa meno. Ma serviranno altri sacrificabili per poi pensare ai «colpi»: Dybala, Douglas Costa erano in uscita, adesso si vedrà. Sarri, che sarà presentato giovedì mattina alle ore 11 allo Stadium, chiede un centrocampo di qualità, Milinkovic Savic e Pogba sono i nomi.
Per il francese la Juve è pronta a fare un tentativo serio sfruttando le agevolazioni previste dal decreto crescita, a patto che nell'operazione i Red Devils siano disposti a inserire un giocatore bianconero. L'attacco è l'altro reparto sul quale poggiare il Sarriball o Sarrismo che si dica. Con o senza un Chiesa al centro della Juventus.
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