Doppio Higuain da paura: la Signora si piace troppo

Il Pipita fa 2 gol in 10', tris di Pjanic dopo mezz'ora Poi la Juve si ferma, rischia e fa arrabbiare Allegri

Doppio Higuain da paura: la Signora si piace troppo

Una categoria di differenza, almeno. Tra la Juventus e il Sassuolo che in teoria è una delle formazioni migliori del campionato. Tanto è parso il divario nella prima mezzora di gioco andata in scena ieri pomeriggio allo Stadium: 3-0 per i bianconeri, spinti da un supremo Higuain suoi i primi due gol e dal tris di Pjanic.

Poi, calati i ritmi, il match si è parzialmente riequilibrato: è però inutile nascondere che la macchina da guerra costruita da Marotta e Paratici rischia seriamente di ammazzare il campionato già prima di Natale. La Signora pare semplicemente troppo per la povertà di queste latitudini pallonare: tecnicamente, tatticamente, agonisticamente. Con un'infinità di soluzioni e una cattiveria sotto porta che l'arrivo del Pipita ha ulteriormente aumentato. È l'uomo giusto al posto giusto, l'argentino. Un cannibale dell'area di rigore, uno che al cospetto di Acerbi e Antei si è divertito a sparire e ricomparire manco fosse il mago Houdini. Esagerato, ecco. Capace di concretizzare dopo soli cinque minuti un contropiede letale, partito da un corner a sfavore e gestito magistralmente da Pjanic, Khedira e Dybala: campo coperto in cinque secondi con tre passaggi, destro a incrociare e Consigli battuto. Cinque minuti dopo, mezza rovesciata da applausi e palla all'incrocio: nove reti nelle ultime sei presenze in serie A, otto nelle ultime quattro da titolare, terza rete da juventino sempre nella stessa porta e popolo bianconero impazzito.

Perché la sensazione è che davvero la corsa verso il tricolore rischi di tramutarsi una passeggiata: arriveranno tempi di magra, si dice sempre in questi casi, ma magari anche no. Perché quando uno come Lichtsteiner (cinque scudetti, 250 presenze in serie A, 37 in Champions) è la terza scelta per coprire la fascia destra, quando devi ancora recuperare Marchisio ma hai scoperto che Lemina in Italia è quasi un lusso, quando lì in mezzo hai pure Pjanic e in difesa uno come Benatia che non fa rimpiangere Barzagli, allora davvero non si vede come la concorrenza possa illudersi di giocarsela alla pari.

Siccome però tutti devono aggrapparsi a qualcosa, una certa supponenza che a volte pare impossessarsi degli uomini di Allegri potrebbe in futuro rivelarsi pericolosa: dettagli, alla fin fine. Perché l'esito del match non è mai tornato in discussione e anche l'atmosfera dello Stadium non si è scaldata eccessivamente: Pjanic ha bagnato il suo esordio con un tap in facile facile dopo avere colpito la traversa con un colpo di testa, Antei ha segnato il gol della bandiera già prima di metà gara e la ripresa non ha portato ad altri sconvolgimenti. Quando la Juve ha accelerato, è arrivata dalle parti di Consigli con facilità quasi irrisoria: Dybala ha cercato il primo gol ufficiale della stagione senza trovarlo ma riscuotendo comunque applausi a scena aperta, Pjanic ha sfiorato la doppietta personale, Chiellini e soprattutto Lichtesteiner sono andati pure loro vicini al gol e solo il povero Politano ha provato a spaventare nuovamente Buffon.

Tutto più o meno facile come bere un bicchiere d'acqua fresca.

In attesa di esordire mercoledì in Champions (contro il Siviglia, allo Stadium) e di rendere visita all'Inter domenica prossima, vanno così in archivio tre partite ufficiali con altrettanti successi, avendo segnato sei gol (tre di Higuain in 120') subendone due. C'è di peggio: mettiamola così.

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