Due uomini in fuga dal calcio malato

Due uomini in fuga dal calcio malato

Bisogna attingere alle analisi di Carlo Ancelotti, il più saggio tra di noi, per cogliere il senso degli avvenimenti. «Se c'è chi augura la morte alla figlia di Simeone o insulta la memoria di Davide Astori vuol dire che il nostro è un mondo malato», la sua frase che rischia di diventare una sorta di ammonimento finale per il calcio di casa nostra. A fare le spese di questo impazzimento collettivo, da ieri ci sono altri due prestigiosi esponenti come Max Allegri e, in qualche modo, anche Mauro Icardi. Il primo, tecnico della Juve, mai amato dal suo popolo perché mai sceso a patti con i curvaioli bianconeri, si è ritirato da twitter e da instagram, frequentati tra l'altro, con gusto e sapienza. «Scelta personale» la motivazione che invece ha una spiegazione meno nobile e in qualche modo s'intreccia con la denuncia di Ancelotti. In questi giorni, dopo la sconfitta con l'Atletico, i suoi due profili sono stati assediati dai famosi leoni della tastiera che si sono esercitati in insulti, acidi commenti e cattiverie di ogni genere così da consigliare al livornese che pure ha dimostrato negli anni d'essere immune dal virus del risentimento, di abbandonare la prateria diventata degna del peggior western.

Anche Icardi si è chiuso in un silenzio molto rumoroso interrotto soltanto dalla lettera di ieri, mentre Wanda, sua moglie, dalle spiagge di Dubai ha rimesso in circolo i giudizi più feroci espressi sul conto di Spalletti e finiti sulla sua bacheca.

La fuga dal web è forse l'unica via d'uscita per difendersi dalla tempesta acida cui assistiamo spesso inermi ogni volta che c'è un evento (la sconfitta juventina in Champions) oppure un discusso episodio (il rigore accordato alla Fiorentina contro l'Inter).

Fanno da volano alle espressioni più volgari, ai comportamenti da trogloditi. È questa l'unica exit strategy da adottare. Dobbiamo uscire tutti, noi uomini di buona volontà, e dobbiamo provare a inventarci un circuito nuovo nel quale sia possibile dimostrare che esiste anche un mondo non malato.

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