Adriano Galliani a Rio e Massimo Cellino a Miami, una telefonata in serata e Radja Nainggolan cambia maglia. Ma a casa Milan tiene banco ancora Mario Balotelli anche se il suo futuro non lo conosce neppure Mino Raiola, infuriato da quanto pubblicato sul The National: «Mario vuole lasciare il Milan a gennaio - avrebbe dichiarato al quotidiano degli Emirati Arabi-. Non sappiamo ancora dove andrà, guardiamo a diverse opportunità. Il Chelsea è una delle opzioni, ma non ci sono state offerte e non posso dire nulla». Subito la smentita, attendibile: «Io non ho parlato con nessuno ha precisato seccato Raiola Sono dei bugiardi, questo è giornalismo di basso livello. Concordo su quanto riportato dal sito ufficiale del Milan riguardo l'incedibilità di Balotelli a gennaio. Concordo, a gennaio Balotelli non se ne va». A gennaio.
Questo ennesimo incidente probatorio tiene vivo lo scenario e l'intervento sul mercato del Milan, magari non esattamente in questa finestra invernale. C'è Luis Suarez, ma il nome che gira forte è quello di Edin Dzeko, 23 presenze e 13 gol in 1434 minuti con il City in questa prima parte della stagione. Il bosniaco ha una preferenza nota e vorrebbe prendere il posto al Borussia Dortmund di Robert Lewandowski, che potrebbe finire al Bayern già in questa sessione di gennaio. Su Dzeko sono puntati anche i fari dell'Inter, ottimista sul recupero di Diego Milito e Mauro Icardi, ma non così tranquilla. Le indiscrezioni di un contatto con Galliani sulla disponibilità a barattare Alessandro Matri con Kuzmanovic o Alvaro Pereira sono confermate e se Dzeko dovesse arrivare in rossonero, l'ex juventino, pagato 12 milioni dal Milan, potrebbe finire all'Inter.
Non è esattamente la prima opzione di Walter Mazzarri ma un segnale sull'esigenza di una punta da affiancare a Rodrigo Palacio. Fallito l'attacco a Ezequiel Lavezzi, esterno alto, non fa la fascia, gioca da metà campo in su, ecco Erik Lamela, trattativa economicamente più onerosa e complicata ma calciatore che Mazzarri avrebbe voluto già la scorsa stagione a Napoli. Il Tottenham lo ha pagato 30 milioni a giugno, 1013 minuti giocati, un gol, delusione atomica, anche lui punta esterna, non si capisce quanto possa risolvere i problemi offensivi dell'Inter e comunque gli Hot Spurs non lo svendono, un prestito con diritto di riscatto resta la soluzione praticabile. E solo nel caso venga ceduto un pezzo pregiato. Ma giusto per farsi un'idea della voglia di Fredy Guarin di lasciare la serie A, c'è un'intervista apparsa sul colombiano Futbolred: «Mourinho è il numero uno ma con Mazzarri abbiamo aperto un nuovo progetto - ha dichiarato -. Sono certo che con pazienza e lavoro, col passare del tempo otterremo i risultati». Ma i rumors lo danno praticamente in uscita, di Andrea Ranocchia non si parla più, così come di Samir Handanovic, il colombiano resta l'unico pezzo sacrificabile.
La Juventus è pesante su Jeremy Menez in scadenza a giugno con il Psg ma si può fare subito per 2 milioni. Il colpo clamoroso però lo sta preparando Josè Mourinho con Gonzalo Higuain. Roman Abramovic ha alzato l'offerta, 60 mln più il brasiliano David Luiz. Mourinho ha avuto Higuain al Madrid, Rafa Benitez aveva inserito David Luiz nella lista degli acquisti, Aurelio De Laurentiis al momento resiste.
Tranquilli, in questo mercato tutto si risolverà negli ultimi giorni, apre il 3 gennaio, chiude il 31, e tutti aspettano gli ultimi tocchi per portare via a costo zero o quasi, come Fabio Coentrao che il Madrid ha offerto al Milan, disposto a lasciarlo anche con la formula del prestito ma che nelle ultime ore potrebbe arrivare gratis.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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