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E adesso Pep non ha solo il Tottenham sulla sua strada

Quest'anno il Manchester City ha vinto 23 delle 25 gare domestiche in tutte le competizioni

E adesso Pep non ha solo il Tottenham sulla sua strada

Londra Pep Guardiola confida nell'effetto Etihad stadium per continuare ad inseguire quell'ambizione chiamata quadruplete. Quest'anno il Manchester City ha vinto 23 delle 25 gare domestiche in tutte le competizioni. Un rendimento lusinghiero in vista del ritorno di questa sera contro il Tottenham. In palio la semifinale di Champions League, traguardo raggiungibile solo in caso di vittoria. Gli Spurs si aggrappano all'1-0 dell'andata per compensare l'assenza di Harry Kane, per il quale la stagione rischia di essere già terminata. Dopo aver vinto la Coppa di Lega, raggiunta la finale di Coppa d'Inghilterra (appuntamento a Wembley, il 18 maggio, contro il Watford), primo in Premier League (2 punti sul Liverpool), il City è chiamato a rovesciare l'inerzia dei passati derby internazionali: ha sempre perso nei cinque precedenti contro squadre inglesi in tutte le competizioni Uefa. Un'impresa non impossibile per una squadra dalla vocazione cannibalesca. Ma comunque ricca di insidie, anche perché all'orizzonte ci sono altre due partite decisive per il campionato: sabato ancora gli Spurs, quindi la trasferta all'Old Trafford. Impossibile sbagliare a questo punto della stagione. «È presto detto, se non vinciamo le prossime tre partite, saremo fuori da due competizioni, per noi sono finali», l'analisi di Guardiola. Soprattutto per chi sogna di diventare il primo club inglese capace di vincere quattro trofei nella stessa stagione. «Tutte le partite sono difficili, e non possiamo permetterci di far riposare nessuno. Giocheremo 9, forse 10 o 11 partite più del Liverpool, ma amo questa sfida».

Chi emergerà dal derby inglese troverà in semifinale la vincente tra Juventus e Ajax. Mauricio Pochettino però preferisce vivere il presente, gustandosi l'appuntamento con la storia, l'occasione per guidare gli Spurs per la prima volta nella semifinale più prestigiosa. «In futuro, grazie al nuovo stadio, spero che per noi diventerà un'abitudine giocare questo tipo di partite. Per il momento però cerchiamo di gustarci questo momento speciale - il commento dell'argentino -. Kane? La sua assenza peserà, inutile nasconderlo». Decisamente meno tormentata la vigilia di Jurgen Klopp grazie al netto vantaggio del suo Liverpool contro il Porto. Il 2-0 di Anfield offre ampie garanzie alla vigilia della trasferta in Portogallo, nonostante il tecnico tedesco escluda barricate. «Siamo in un ottimo momento, vogliamo giocare a calcio e divertirci - le parole di Klopp -.

Soprattutto vogliamo vincere perché non sappiamo speculare».

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