«Manita della Fiorentina in casa della Samp con doppiette di Chiesa e Vlahovic: l'ultima volta in cui i viola avevano segnato cinque gol in Serie A era stata nell'agosto 2018 contro il Chievo. E dopo le polemiche alla fine di Juventus-Fiorentina e quel termine «disgustato» usato da Rocco Commisso, ieri il presidente viola si è detto soddisfatto dell'arbitraggio di Irrati a Genova, che ha concesso due rigori grazie al Var. «L'unica cosa che avevo domandato è che la legge fosse uguale per tutti e che se la tecnologia esiste per aiutare l'arbitro, si deve andare al Var e dopo si decide - ha sottolineato ieri il patron italoamericano -. Non ho rivisto le immagini ma mi hanno detto che ci fossero entrambi i rigori per noi. La tecnologia deve aiutare gli arbitri quando ci sono casi così».
In settimana il presidente Figc Gravina, oltre alla richiesta alla Fifa di sperimentare il Var a chiamata per le squadre (ma l'Ifab non avrà l'argomento all'ordine del giorno nella riunione di fine febbraio), aveva invitato gli arbitri - alla luce dei casi di mancato utilizzo del Var a Napoli (l'arbitro Giua sul fallo subìto da Milik) e Parma (il fischietto Di Bello sul contatto Acerbi-Cornelius) - a intensificare il ricorso alle "on field review" nella fase cruciale del campionato. E Irrati, l'uomo italiano del Var negli ultimi Mondiali in Russia, ha ascoltato l'invito come hanno fatto quasi tutti i suoi colleghi.
E a Genova il giocatore viola Vlahovic è stato protagonista di un caso mediatico per l'esultanza davanti alla curva blucerchiata portandosi le dita alle orecchie, quasi a non voler sentire i fischi: «Nessuna provocazione, non ce l'ho con il pubblico della Samp, dopo i miei gol festeggio sempre così, come l'attaccante del Lione Depay».
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