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Ecco il Mondiale dei rimpianti tra girone facile e avvio flop

Il Portogallo, al nostro posto, con Uruguay, Ghana e Corea. Via il 21 novembre con la poco esaltante Qatar-Ecuador

Ecco il Mondiale dei rimpianti tra girone facile e avvio flop

Noi non ci saremo ma sarà egualmente mondiale. «Il mondiale più bello della storia» il pronostico impegnativo di Gianni Infantino, presidente della Fifa, che ha speso parole dolci sul conflitto Russia-Ucraina ma ha dimenticato i tanti morti durante la costruzione degli 8 stadi. Non gli è andato bene nemmeno il sorteggio perché la sfida inaugurale fissata per il 21 novembre sarà Qatar-Ecuador: niente di particolarmente eccitante. Di sicuro sarà l'ultimo mondiale con la formula magra a 32 squadre. Il prossimo, targato 2026, prevede infatti 48 nazionali partecipanti, tipica soluzione adottata alla vigilia delle elezioni della federazione calcistica mondiale, con grave handicap per il bacino europeo.

Si comincia allora il 21 novembre, appuntamento per la finale fissato per il 18 dicembre: primo mondale giocato d'inverno perché da quelle parti, in estate, le temperature rendono impossibile l'attività sportiva. Gli otto gironi, sorteggiati da Cafu e da una compagnia di ex più o meno conosciuti, sono nati con l'imprimatur del ranking Fifa nel quale è rispuntato in vetta il Brasile di Neymar (sorpassato il Belgio secondo, l'Italia di Mancini, nonostante la disfatta con la Macedonia, è al terzo posto). Al danno dell'eliminazione degli azzurri, si è aggiunta la beffa dell'urna: il Portogallo, in Qatar al nostro posto, ha ricevuto in dono un girone (l'ultimo, lettera h) abbastanza comodo. L'unico rivale di rango è l'Uruguay, Corea del sud e Ghana non dovrebbero procurare grandi preoccupazioni.

Lo spettacolo è garantito dal derby d'Europa domiciliato nel girone E con Spagna e Germania: Giappone e la vincente di uno degli spareggi che mancano all'appello (sono tre e si disputeranno in giugno), non toglieranno il sonno a Luis Enrique e al collega tedesco. Come per CR7, è andata bene anche all'Inghilterra, finalista dell'europeo domata da Donnarumma e soci: Iran, Usa e il titolare dello spareggio europeo (Galles o vincente tra Scozia e Ucraina). Stessa sorte amica per l'Argentina e per il Belgio (derby tra interisti ed ex con la Croazia). Qualche tormento per i campionati europei: saranno sospesi una settimana prima di viaggiare verso Doha. Meno problemi per gli spostamenti logistici. Il mondiale si giocherà tra Doha e le altre città distanti al massimo 60 chilometri: pochi spostamenti al contrario di quel che accadde al mondiale Usa 1994, disputato tra una costa e l'altra degli States. I nostri rivali del girone, gli svizzeri, hanno avuto in premio il Brasile e il Camerun oltre alla Serbia: ecco un altro girone che promette scintille e forse qualche risultato a sorpresa. Da oggi in poi non possiamo fare altro che masticare amaro.

E impiegare i prossimi mesi in quel lavoro indispensabile per mettere mano alle riforme di cui ha bisogno il sistema calcio italiano. Qualche idea balzana (aumento della quota di stranieri extracomunitari) circolata tra i presidenti di serie A è stata cestinata ufficialmente ieri dal neo presidente Casini. Una buona notizia tra tanti mal di pancia.

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