Il quotidiano di riferimento della Juventus è uscito con una supplica: Allegri, vacci piano. Gli ricordava gli infermi Chiellini, Barzagli, Khedira e Morata, in ordine di crollo, con evidente riferimento ai carichi di lavoro. I presenti al ritiro dell'Inter a Riscone hanno parlato di sedute pesanti, la scorsa stagione il Milan si era ritrovato per il consueto raduno a Milanello il 10 luglio, quest'anno ha iniziato l'8 ma già nei due giorni precedenti erano stati svolti test fisici. Eppure abbiamo iniziato la preparazione in vista della nuova stagione in ritardo rispetto alle altre europee, e questo per una ragione semplice, la serie A inizia quindici giorni dopo la Ligue1 francese e la Premier inglese, una settimana dopo la Bundesliga, mentre gli spagnoli partono con noi, solo un giorno prima con Malaga-Siviglia alle 20,30 del 21 agosto. Non giustifica le legnate estive dei nostri club ma qualcosa vuol dire. Fiorentina a parte, scolpiti Benfica, Barcellona e Chelsea.
Carichi di lavoro intensi e concentrati per rispettare gli impegni delle tournèe, traversate oceaniche, cambi di clima e jet leg, partite senza i novanta minuti nelle gambe, reazioni diverse a medesimi impegni, stress da mercato aperto, sono concause, e ognuno ha cercato rimedio a modo suo. Alla fine la pausa estiva è la più stressante della stagione. A gennaio era stato annunciato ad Appiano Gentile Andreja Milutinovic, il Messi dei fisioterapisti, compito primo il recupero degli infortunati. Mai visto, ha fatto uno stage e poi la valigia. La Roma a stelle e strisce si sta affidando agli yankee, l'etichetta di preparatore atletico sta stretta a Darcy Norman, figura completa, di più, quasi un allenatore. Per ora Garcia finge che non ci sia. Norman fa indossare dei braccialetti con cardiofrequenzimetro ai giocatori per monitorarne il sonno e tararne la qualità. Lo affianca l' head of performance Ed Lippie, esperto di fitness e nutrizione, così in vista del Gamper contro il Barcellona, Garcia sotto stretto consiglio, ha ridotto i carichi per avere una squadra più brillante. Ha perso 3-0, avevano tutti le gambe imbastite. Il preparatore atletico del Napoli Francesco Sinatti si affida alla crioterapia e a fine allenamento manda il gruppo a immergersi nei 10 gradi di un torrente perché accelera il processo di recupero. Lo hanno fatto anche alla Lazio a Oronzo di Cadore, al termine dell'allenamento tutti nell'acqua gelida del lago Santa Caterina. È stato calcolato che in questa fase della stagione il 60 per cento del lavoro è atletico, il 40 per cento con la palla, è evidente che le tournèe estive ribaltano questo rapporto, se si gioca non ci si allena. Il nostro calcio sta finendo in Cina, in controtendenza con il resto del nostro Paese che sta diventando sempre più cinese. A Rimini, la nostra vetrina dell'Adriatico, nella zona glamour sono presenti più esercizi asiatici che italiani, Inter, Milan e Juventus invece fanno il viaggio opposto attratti dal money. Circa 5 mln all'Inter per la sua tournèe, poco più delle altre per essere stata la prima a pensarci negli anni Settanta. Di calcio c'è poco anche se i cinesi guardano in tv la nostra serie A. I nostri club sono convinti che il mercato cinese sia un deserto da conquistare mentre ci sta conquistando. Appena terminata la Liga da vincitore, a Luis Enrique è stato chiesto cosa ne pensasse delle tournèe estive: «Mi fanno schifo - ha risposto -, le odio». Il suo presidente Bartomeu lo ha accontentato, il Barcellona con 22.691 km di traversate, fra Oceano Indiano, Australia e Indonesia è stato il quinto club europeo nella classifica delle tournèe più lunghe.
Anche qui siamo presenti, il Madrid ha percorso 48.964 km, il Liverpool 39.672, il City 33.800 e quarta la Roma con 31.264. Comunque le batoste nelle amichevoli sono finite, francesi, inglesi e tedeschi iniziano il campionato, non hanno più tempo per noi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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