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Emre Can nella bufera per frasi sessiste: "Non volevo offendere nessuno"

Emre Can aveva parlato così dell'espulsione rimediata da Cristiano Ronaldo contro il Valencia: "Rosso per tirata di capelli? Non siamo donne, giochiamo a calcio". Poi le scuse: "Chiunque mi conosca sa quanto rispetti le donne e creda nell'uguaglianza, non volevo offendere nessuno con le mie parole"

Emre Can nella bufera per frasi sessiste: "Non volevo offendere nessuno"

Emre Can ha voluto prendere, a modo suo, le difese di Cristiano Ronaldo espulso dall'arbitro Brych per il diverbio con tiratina di capelli ai danni dell'ex difensore dell'Inter Jeison Murillo. L'ex centrocampista del Liverpool, a caldo aveva risposto così a chi gli aveva chiesto se il rosso a CR7 fosse giusto: "Rosso per tirata di capelli? Non siamo donne, giochiamo a calcio". Queste sue parole, naturalmente, hanno subito fatto il giro del mondo e del web e sono state aspramente criticate in quanto ritenute sessiste e offensive nei confronti delle donne".

Emre Can, però, ha voluto fare marcia indietro ed ha usato i social network per farlo: "Chiunque mi conosca sa quanto rispetti le donne e creda nell'uguaglianza, non volevo offendere nessuno con le mie parole. Vorrei spendere qualche momento per spiegare la situazione dopo i commenti fatti nel dopo partita di ieri sera. Le mie parole in risposta al video dell'espulsione di Cristiano hanno creato della confusione che ci tengo a chiarire.

Vorrei dichiarare che con le mie parole non avevo alcuna intenzione di discriminare le donne o il calcio femminile in alcun modo".

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