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Esulta ma l’arbitro lo scambia per un gesto offensivo: ammonito

Dopo il gol del vantaggio dell'Atalanta, Lookman esulta portandosi le mani agli occhi ma l'arbitro fraintende e lo ammonisce: ecco cosa è successo

Lookman ammonito e incredulo. Fonte goal.com
Lookman ammonito e incredulo. Fonte goal.com

Il big match della nona giornata in serie A è stato lo scontro d'alta classifica tra Udinese e Atalanta, gara ricca di gol finita in parità (2-2) con una super rimonta dei padroni di casa che erano sotto di due reti. L'attenzione di pubblico e calciatori, però, si è rivolta verso un curioso episodio avvenuto subìto dopo l'1-0 dei bergamaschi firmato da Lookman servito egregiamente da Muriel: il calciatore esulta ma l'arbitro, Daniele Doveri, lo ammonisce tra lo stupore generale.

Il qui pro quo

L'attacante inglese, come ha già fatto altre volte nel recente passato dopo un gol, si è portato le mani agli occhi mimando il gesto di un binocolo. La spiegazione è semplice: prendendo in giro la traduzione del proprio cognome (look significa guardare), è solito esultare in questa maniera. Doveri, però, ha creduto che Lookman volesse prendere in giro i tifosi friulani per essersi rivolto verso la curva dei padroni di casa e non verso quella dei bergamaschi, dal lato opposto a dove aveva siglato la rete. In alcuni replay trasmessi dal video di Dazn si vede l'arbitro alzare in cartellino, mimare il gesto degli occhiali e dirgli che "non si può fare".

"It's my name..."

Incredulo, l'attaccante prima si rivolge alla panchina e poi torna dallo stesso Doveri spiegandogli, secondo il labiale delle immagini, che si tratta del suo nome. "It's my name", gli dice velocemente, sperando di fargli cambiare idea. Nel frattempo, arrivano i suoi compagni di squadra che lo allontanano dal direttore di gara per evitare altri provvedimenti più severi. Protesta anche Gasperini che non si capacita di come l'arbitro abbia potuto fraintendere una situazione che non prevedeva alcuna presa in giro verso i tifosi di casa, era soltanto un'innocente esultanza. Anche sui social gli sportivi stanno dalla parte di Lookman. "Fa questa esultanza da sempre per via del suo cognome. Non guarda nemmeno la curva, guarda l'orizzonte. Scusa ma no, un arbitro di serie A certe cose dovrebbe saperle", twitta Nicole.

Nessun intervento nemmeno dal Var che, regolamento alla mano, può intervenire soltanto quando c'è un'espulsione diretta o nel caso di uno scambio di identità, ossia se il direttore di gara ammonisce o espelle per sbaglio il calciatore sbagliato.

Altre casistiche riguardano la condotta violenta o quando si agisce in modo ingiurioso, tutte situazioni che non hanno riguardato l'incolpevole Lookman che, in questo modo, è costretto a portare a casa un'ammonizione assolutamente fuor di luogo.

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