Ci voleva il debutto assoluto della sua carriera in Europa per regalare a Maurizio Sarri la prima vittoria sulla panchina del Napoli. Gli azzurri cominciano come meglio non sarebbe possibile la loro avventura in Europa League, surclassando i modesti belgi del Club Brugge squadra che, sulla carta, dovrebbe addirittura essere la seconda forza del girone. Troppa la differenza tecnica e tattica tra le due formazioni perchè il risultato potesse in qualche modo essere messo in discussione. Sarri, per l’occasione, cambia modulo e passa al 4-3-3, iniziativa che rende più vivo e vitale il gioco sulle fasce laterali e valorizza le prestazioni di Callejon e Mertens. A dir la verità, se il bottino finale per i padroni di casa fosse stato ancor più concreto non ci sarebbe stato nulla da eccepire. La ’manità si realizza grazie alle doppiette di Mertens e Callejon ed alla marcatura di Hamsik. Unica delusione per i 12 mila tifosi presenti al San Paolo (le due curve sono vuote per la squalifica comminata dall’Uefa), il mancato gol di Higuain, lungamente cercato dall’attaccante argentino, con il pubblico impegnato a sostenerlo in continuazione con cori di incitamento. Sarri, che giustamente, con la vittoria ormai acquisita, pensa alla partita di campionato di domenica sera al San Paolo con la Lazio, lo sostituisce a 20 minuti dalla fine, regalandogli comunque la standing ovation dello stadio.
Gli azzurri riescono a creare occasioni da gol in ogni momento della gara. Sul fronte opposto, invece, i belgi tirano in porta una sola volta, sul risultato di 5-0 per i partenopei, costringendo Reina ad una parata neppure particolarmente difficile. In questo dato c’è tutto il senso di una partita che per il Napoli vale poco più di un allenamento. La squadra di Sarri trova il vantaggio dopo appena cinque minuti di gioco con Callejon e la gara si mette subito nel verso giusto. Le azioni offensive degli azzurri si susseguono a raffica ed il Club Brugge non è mai in condizioni di organizzare una resistenza credibile. Per il Napoli, al di là del primo passo avanti in Europa, una iniezione di fiducia ed un ritrovato feeling con i suoi tifosi.
Negli latri incontri Pareggio per la Lazio nel match di esordio di Europa League giocato in Ucraina a porte chiuse contro il Dnipro. Apre Milinkovic-Savic al 34', pareggia i conti per gli ucraini Seleznyov al 94'. Flop invece per la Fiorentina. Sconfitta per i viola nell'esordio dell'Europa League 2015/2016.
71' e poi ribaltano il risultato con l'egiziano Elneny a undici dalla fine.
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