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Fede c'è sempre La nuova coppia della sprint è da medaglia

Lucia Galli

L'aria frizzante di Seefeld scaccia via i dubbi dell'ultima ora e di una vigilia passata dopo un rapido brindisi con la squadra per l'argento nella sprint - a riposare e pensare: oggi tocca andare. Squadra che vince va cambiata. A volte accade. E così nella Team sprint (Raisport ed Eurosport 9.15 e finali dalle 11.30), Federico Pellegrino si troverà un nuovo compagno di avventura verso il podio. Francesco De Fabiani, classe 1993, è pronto ad assumersi il ruolo che negli ultimi anni è stato di un altro azzurro, Dietmar Noeckler, in un'accoppiata spesso vincente, che ha unito l'arco alpino, dalle alpi occidentali alle Dolomiti. Il duo Chicco - Didi ci ha fatto sognare dal 2015 quando, sia in coppa sia ai Mondiali di Falun, centrò un terzo posto ed un bronzo nella «sprint in condominio». Nel 2016 i due vincono in coppa a Planica per Didi è anche il primo sigillo in carriera ed il bello deve ancora arrivare e lo porta il mondiale di Lathi con l'argento a squadre. Ai Giochi di PyeongChang 2018 il treno azzurro si arresta al quinto posto. Ora si riparte: stavolta nell'inedito team azzurro si potrebbe, invece, parlare solo valdostano, anzi forse un vernacolo patois di due valli, quella di Nus e di Gressoney, vicine di casa e di monti. Tant'è. Coach Marco Selle è tranquillo: questa era l'unica soluzione con Noeckler non convocato in Austria. Pellegrino ha bisogno di un compagno, trascinatore e gregario, coprotagonista e motivatore. Il Defa è un esperto di distanze più lunghe: la sua prima ed unica vittoria, a Lathi nel 2015, così come sei dei suoi 8 podi sono firmati sulla fatica dei 15 km. Però nel 2016 De Fabiani ha contribuito ad un terzo posto in staffetta. Infine la doppietta di Cogne in coppa del Mondo, alle spalle di re Federico in una sprint è arrivata una settimana fa, a sciogliere anche gli ultimi dubbi. De Fabiani può tenere il ritmo ed, anzi, alzare la posta quando serve.

Oggi è il giorno giusto per crederci e provarci.

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