Fede&Greg, tocca agli assi La Pellegrini vuole la sesta

L'azzurra, in finale col miglior tempo, cerca di restare sul podio dei 200 in cui ha già vinto 5 medaglie. Favorita la super Ledecky. «Sarà una lotta»

La “maggiorata” va in finale da prima della classe. Federica Pellegrini si qualifica per la quinta volta di fila ai Mondiali con il miglior tempo nei suoi “200” stile libero. E ora vuole farsi un regalo che renderebbe storico il suo ventisettesimo compleanno che festeggia proprio oggi. Fede dovrà essere perfetta e anche nel suo costume non si dovranno formare bolle come successo in batteria, passata con il sesto tempo e frenata da un rigonfiamento creatosi all'interno del suo costume subito dopo il tuffo. Inconveniente che le ha dato la sensazione di nuotare con «una sesta di reggiseno che non ho…», ha scherzato l'azzurra.

Invece nel pomeriggio tutto a posto in una semifinale nuotata alla solita maniera: primo cento “controllato”, le seconde due vasche a mulinare le braccia e le avversarie. Certo poi oggi la sensazione è che bisognerà limare un secondo all'1'56''23 di ieri per salire sul podio in una gara alquanto equilibrata con le finaliste racchiuse in sette decimi. Una Fede che nonostante anni e anni di esperienza ha rivelato: «Pensavo con l'età di riuscire a stare più tranquilla, invece è sempre peggio…». Quindi un occhio alle rivali: l'ungherese Hosszu e le americane con la Franklin ritrovata dopo la delusione di essere rimasta giù dal podio dei 100 dorso e la mostruosa Ledecky autrice del record del mondo dei 1500 poco prima di entrare nella finale dei 200 con un finale importante. E' lei la favorita insieme alla Pellegrini che la tiene d'occhio: «In finale sarà un'altra senza la fatica della gara più lunga. Sarà una lotta all'ultimo sangue, siamo tutte lì. Ci vorranno cuore, testa, anima, forza e magari una spinta dall'alto. Bisognerà tirare fuori anche quello che non c'è».

E dopo Fede si tufferà nella finale degli 800sl, con il secondo tempo di qualificazione, Gregorio Paltrinieri. L'obiettivo restano i 1500, ma il fenomeno di Carpi dice di tenerci: «Dovrò fare attenzione all'inizio e poi fare gara dai 400 in poi». L'impressione è che Paltrinieri stia preparando un bis di medaglie. L'Italia oggi cala i suoi assi, Fede e Greg, dopo che ieri due ragazze hanno disputato a testa alta le rispettive finali, chiudendo entrambe ottave: Arianna Castiglioni nei 100 rana, Aurora Ponselè nei 1500. Non è entrato in finale nei 50rana Andrea Toniato, ma l'azzurro potrà dire di aver preso parte a una gara incredibile. Perché Van der Burgh stabilisce il record del mondo in batteria eguagliando quello di Peaty, ma l'inglese in semifinale lo migliora di altri 20 centesimi. Oggi sarà una finale tutta da vivere.

Nei 200 sl a sorpresa si impone l'inglese Guy che brucia il cinese Sun Yang, che oggi sfiderà Paltrinieri, e soprattutto lascia giù dal podio Ryan Lochte. A conferma della giornata nera degli Usa, salvati dal fenomeno Ledecky, ma memorabile per la Giamaica che conquista la prima medaglia mondiale in vasca lunga con Alia Atkinson nei 100 rana vinti dalla stella di casa Efimova, reduce da una squalifica per doping, che fa cadere il trono dell'olimpionica lituana Meilutyte.

E oggi c'è una regina che non ne vuole sapere di togliersi la corona, Federica Pellegrini. Il miglior tempo “rovina” i suoi piani «pensavo la seconda semifinale fosse più veloce. Avrei preferito non entrare per ultima sul piano vasca e spogliarmi in fretta…». Comunque sarà la giusta passerella per una regina: «ma voglio esserla anche dopo la finale» l'affondo dell'azzurra.

Che potrebbe trovare subito un re al suo fianco, quel Paltrinieri che si tufferà qualche minuto dopo. E se è vero che una medaglia tira l'altra, non c'è nessuno migliore di Fede per indicare la via del podio da dove nei 200 non scende dal 2005: 2 ori, un argento e due bronzi. Stavolta la “sesta” sarebbe perfetta.

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