Federer distrugge Murray e Wimbledon. Contro Djokovic sarà la finale perfetta

Tra lo svizzero e il numero 1 al mondo la rivincita dell'ultima edizione di Wimbledon. Oggi Williams-Muguruza

Federer distrugge Murray e Wimbledon. Contro Djokovic sarà la finale perfetta

nostro inviato a Wimbledon

E adesso tutto sarà deciso da un quid. Un momento, un piccolo spazio che separa Novak Djokovic e Roger Federer e i loro mondi, i loro modi di essere su un campo da tennis. Quel quid che qualcuno vede dividere il numero 1 della classifica e il numero 1 nei cuori dei fan, il quid tra l'aria di perfezione di Nole e l'aurea di magìa di Roger. L'esatta fotografia delle semifinali di Wimbledon. Sarà la rivincita insomma del 2014, quando Djokovic vinse al quinto set e quando Federer – arrivato a un soffio dal successo – sembrava davvero un altro Federer. Questo, arrivato alla decima finale in 13 anni di vita da Signore dell'erba (mentre per Nole è la quarta), ricorda tanto invece il Roger di una decina d'anni fa ed è il vero miracolo di un orologio tennistico che non vuole correre verso l'oblìo. Orologio svizzero d'altro canto.

Djokovic quindi è arrivato dove doveva arrivare senza neanche far sembrare il suo tennis quello migliore, ed è probabilmente questa la sua grandezza. Ha liquidato Gasquet lasciando solo il thriller del tie-break del primo set, «e adesso torno a giocare contro il miglior giocatore di sempre sull'erba. Spero di vincere ancora, intanto però vado a spingere il passeggino al parco: sono un padre fuori di qui». Novak che ha anche rivelato di essere stato al tempio buddista di Wimbledon ad inizio torneo «per mettere la testa in ordine» e chissà cosa deve aver pensato ieri a vedere il suo rivale. C'era un popolo contro il re, un regno che spingeva Andy Murray , eppure il match non è mai stato davvero incerto. «Quel ragazzo è stato incredibile» ha detto alla fine lo sconsolato Andy, «gente come Agassi e Connors hanno giocato bene così avanti con l'età, ma non credo ci sia stato uno che abbia giocato così bene». L'esempio è nel decimo gioco del secondo set, con Andy che per salvare 5 palle break gioca al 110 per cento: game Murray, ma partita Federer. Il quale poi dirà che «un break di Andy avrebbe rimesso in piedi tutto», ma si sa che i re hanno il quid anche quando vincono.

Oggi intanto tocca alle donne, con Serena in caccia del suo ventesimo Slam contro la Muguruza e Martina Hingis in finale, seppure in doppio, 17 anni dopo l'ultima volta a Wimbledon.

Ma si sa che gli orologi svizzeri proprio non vogliono correre.

Risultati: D jokovic B: Gasquet 7-6, 6-4, 6-4; Federer b. Murray 7-5, 7-5, 6-4. Oggi finale donne dalle 15 (diretta Sky Sport)

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